“I casi di mesotelioma pleurico stanno crescendo in modo esponenziale, in particolare tra i dipendenti ed ex dipendenti delle forze armate”. E’ così che Luigi Abate, giornalista e figlio di Vittima del dovere introduce l’intervista effettuata all’Avv. Ezio Bonanni su Ona News.
Il mesotelioma pleurico
Il mesotelioma pleurico è una tipologia di cancro che colpisce la pleura, la sottile membrana che riveste i polmoni e la cavità toracica. È spesso associato all’esposizione all’amianto, una sostanza pericolosa molto utilizzata in passato nei settori industriali e edilizi fino alla sua messa al bando nel 1992 con la legge 257. Si manifesta inizialmente con dolore toracico, tosse persistente, difficoltà respiratorie e perdita di peso ed ha una prognosi il più delle volte infausta. La diagnosi della malattia avviene tramite esami radiologici, istologici e biopsie.
“Sono numeri che non erano particolarmente evidenziati durante l’emergenza Covid ma che ora emergono con tutta la loro irruenza” continua Abbate.
La storia di Luigi Abate, figlio di Vittima del dovere
A gennaio la sentenza del Tribunale di Taranto ha riconosciuto lo status di Vittima del dovere al maresciallo della Marina militare Francesco Abbate, padre di Luigi, morto nel 2020 all’età di 75 anni. L’uomo fu esposto all’amianto e ad altri agenti patogeni. L’avvocato che assistette le azioni legali fu anche in questo caso Ezio Bonanni dell’Osservatorio Nazionale Amianto, da quasi trent’anni impegnato nella lotta contro l’amianto e per le Vittime del dovere.
Purtroppo non solo mesotelioma pleurico
“I casi di mesotelioma nelle Forze armate ha superato i 1300 casi censiti pur con una sottovalutazione ancor più rilevante dovuto al mancato censimento del 2020-2021 per effetto dell’emergenza epidemiologica del Covid-19. La percentuale è arrivata al 4,8% rispetto a tutti i casi. Il mesotelioma è la punta dell’iceberg rispetto alle altre patologie asbesto correlate. Faccio riferimento al tumore del polmone che incide per il doppio per quanto riguarda i casi di esposizione all’amianto. Ci sono anche il tumore della laringe, il tumore delle ovaie, per rimanere a quelli inseriti nella lista 1 INAIL. E poi tutti i tumori del tratto gastrointestinale, oltre all’asbestosi e alle ripercussioni al sistema cardiaco.” ha affermato l’avv. Ezio Bonanni.
Il nesso di casualità non sempre riconosciuto
Luigi Abate prosegue sottolineando che questi casi farebbero pensare a un nesso di casualità. “Eppure in certe sentenze assistiamo alla loro negazione” puntualizza.
Bonanni risponde: “Il fatto che tale incidenza si verifichi per i motoristi navali, elettricisti, a maggior ragione per coloro che hanno svolto servizio negli anni ’60-’70-’80 più che in altri dipendenti che hanno svolto il loro lavoro dopo dimostrano che sussiste questo cluster di mesoteliomi e di altre patologie con nesso di casualità di base epidemiologica”.