Il Tenente dell’esercito Pasquale Trabucco, Presidente del Comitato per il 4 Novembre, ha presentato denuncia al Tribunale di Milano nei confronti della comica Luciana Littizzetto. Una decisione avvenuta in seguito alla puntata del 9 marzo 2025 di “Che Tempo fa” di Fabio Fazio.
La lettera di Luciana Littizzetto a Ursula Von der Lyen
“Ursula, sei sicura di fare l’esercito Europeo? (…). Noi italiani non siamo capaci di fare la guerra, facciamo cagarissimo. Non siamo come Macron che ha già detto ‘tranquilli la bomba atomica la porto io’. Se sfogli i libri di storia sono più le volte che abbiamo perso di quelle che abbiamo vinto, Ursula. E Caporetto e, la Campagna di Grecia e la campagna di Russia senza contare la Seconda Guerra Mondiale dove sono morti più di 600.000 italiani. Ursula, ti faccio vedere uno dei nostri generali, eccolo qua”. Ha dichiarato la Littizzetto nel monologo dove leggeva una lettera a Ursula per poi mostrare un’immagine di Roberto Vannacci con una camicia aperta.
“Uno così a destra e contro i diritti civili che a confronto Putin è Pannella. Capisci che la sicurezza è un’altra cosa. Quindi Ursula se c’è da organizzare il torneo di calcetto in caserma, volentieri. Anche per il rancio abbiamo Cannavacciuolo, Cracco, Barbieri (…). Ma sull’Esercito, lasciaci perdere, eh. Qui in Italia non abbiamo più la leva obbligatoria.
I ragazzi figurati se sanno maneggiare un bazooka, al massimo sanno muovere il joysick della play e per loro i cannoni sono solo quelli da fumare. Ancora una cosa, Ursula: l’Europa è nata dopo la Seconda Guerra Mondiale per dire mai più a quell’ecatombe, è nata per la pace, non per la guerra. Nella nostra Costituzione c’è scritto che l’Italia ripudia la Guerra.
Non all’Italia la Guerra non sconfinfera o l’Italia preferirebbe di no. No, no: noi la ripudiamo, nel senso che ci fa schifo, ci fa orrore, che non la vogliamo.
E’ scritto nell’articolo 11 quindi anche all’inizio, non nel post scriptum. C’è che l’Italia sostiene le organizzazioni internazionali che promuovono la pace. Io credevo che l’Europa fosse una di queste. Ci aspettano tempi difficili, Von, so che non c’è alternativa. C’è poco da fare. So che non è il momento di essere ingenui, ma non è nemmeno il tempo di buttare tutto quello che la Seconda Guerra Mondiale ci ha insegnato”.
Le motivazioni di Pasquale Trabucco
“Ho preso questa decisione perché penso che certe cose non vadano toccate. Intendo la dignità dei nostri uomini in divisa. Come Comitato per il ripristino della Festività del 4 Novembre l’ho ritenuto un atto simbolico necessario per i nostri caduti in battaglia. Ad esempio Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo ufficiale italiano, comandante del Fronte Militare Clandestino, martire alle Fosse Ardeatine e Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Mi riferisco non solo ai nostri soldati, ma anche ad esempio ai Partigiani della Resistenza. Ovviamente sono disposto a ritirare la querela in caso di pubbliche scuse.”
La posizione di ONA – Osservatorio Nazionale Amianto
“L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto sostiene in modo forte l’azione delle nostre forze armate che costituiscono il presidio di libertà e di giustizia.
Va reso merito a chi ha saputo onorare la bandiera e la patria senza indietreggiare, di chi ha resistito ad esempio in Russia anche in inferiorità numerica in attrezzature e armamento. E si sono ritirati per le scellerate scelte dei tedeschi che preferirono concentrare tutte le loro truppe all’interno di Stalingrado offrendo il fianco ai fronti scoperti tra cui quello rumeno.
I nostri uomini, tra cui gli alpini. furono quindi travolti. La prima Guerra Mondiale ha permesso di ripristinare l’integrità nazionale con l’italianità di Trento e Trieste. Faccio riferimento anche alla Seconda Guerra Mondiale, alla Decima Mas prima dell’armistizio, o quando in Sicilia l’esercito ha resistito 20 a uno rispetto alle forze angloamericane che erano sostenute anche da elementi della mafia. Oppure all’eccidio di Nikolajevska in Russia del Corpo d’Armata Alpino che nessuno quasi mai ricorda, dove perdemmo un intero corpo d’armata di alpini. La storia delle nostre forze armate è una storia gloriosa.” Ha affermato l’Avvocato Ezio Bonanni durante il primo Convegno a Pomezia sulle Vittime del Dovere.
Ed ha aggiunto: “Non concordo sulle parole della Littizzetto. Mi rattrista che le istituzioni non abbiano ristabilito questi principi e confidiamo che per ora e per il futuro ci sia maggiore rispetto per i nostri uomini in divisa.”