E’ importante continuare a parlare d’amianto il più possibile. Per sensibilizzare l’opinione pubblica, proseguire l’opera di prevenzione ed informazione, fare pressione sulle istituzioni.
Amianto, minaccia presente ancora in molte strutture
Nonostante sia vietato in Italia dal 1992, l’amianto è presente ancora in molti edifici. Per questo è importante mantenere alta l’attenzione su questo rischio spesso invisibile.
Il ruolo dei media sull’amianto
TV, radio, giornali, internet, possono educare la popolazione sui pericoli dell’esposizione all’amianto, sulle malattie asbesto correlate e sui comportamenti da adottare in caso di sospetta presenza.
Un’informazione costante aiuta a spingere le autorità ad intervenire con bonifiche, controlli e finanziamenti. Non si tratta solo di cronaca, ma di responsabilità civile. I media hanno il potere di accendere i riflettori su realtà che spesso restano invisibili. Scuole ancora contaminate, lavoratori esposti senza protezione, vittime che attendono giustizia.
Una verità scomoda
Parlare di amianto è un gesto informativo, etico ed un esercizio di responsabilità. Gli strumenti mediatici diventano quindi canale essenziale in grado di rompere l’omertà, combattere l’indifferenza e riportare alla luce ciò che troppo spesso è coperto dall’oblio e dal disinteresse.
Mantenere l’attenzione alta sul tema è un modo per consegnare alle generazioni future una verità scomoda e di rifiutare il silenzio in quanto forma di complicità.
La memoria del male
Hannah Arendt ha analizzato come il male possa diventare sistemico attraverso la passività morale. Il silenzio mediatico e istituzionale sull’amianto del passato può essere quindi letto attraverso questa lente. Anche Primo Levi, nei suo “I sommersi e i salvati” effettua una riflessione sui meccanismi della responsabilità collettiva. Questi autori si riferiscono ad altri drammi che hanno caratterizzato il nostro tempo, ma è possibile fare in qualche modo dei parallelismi concettuali. Per le morti d’amianto è fondamentale infatti la testimonianza, in modo che la memoria non svanisca.
L’attività di Ona: togliere il velo all’orrore
Pier Paolo Pasolini era profondamente critico nei confronti dei media relativamente alla responsabilità nel tacere su temi scomodi.
Una delle attività dell’Avv. Ezio Bonanni è quella di non far abbassare mai l’attenzione sul tema. La sua attività informativa e di comunicazione è costante: ospite di trasmissioni televisive, editore e autore di pubblicazioni sul tema, esprime un impegno che non è solo circoscritto nelle aule dei tribunali.
Segnaliamo a tal proposito il prossimo intervento pubblico:
Mercoledì 14 maggio su TV2000 nel programma “Siamo noi” condotto da Gabriella Facondo, in onda dal lunedì al venerdì alle ore 15.15 si affronterà il tema dell’amianto. Causa di oltre 200.000 decessi all’anno nel mondo e più di 7.000 in Italia nel 2024. Nonostante il bando dal 1992, la bonifica procede lentamente e molte strutture sono ancora contaminate. Le vittime spesso sono invisibili, ma le loro storie chiedono giustizia e prevenzione. Ospiti: Ezio Bonanni, Simonetta Lombardo e Gisella Casamassima.
Invitiamo inoltre a visitare il canale ONA News per aggiornamenti diretti dall’Osservatorio Nazionale Amianto.