Una lunga battaglia legale durata 10 anni. Ma alla fine a un lavoratore tecnico alle dipendenze di un’amministrazione pubblica centrale, è stata riconosciuta la sua leucemia cronica come malattia professionale.
Era addetto all’incenerimento di documenti
L’Osservatorio Nazionale Amianto definisce la sentenza “storica”. Ha affermato l’Avv. Ezio Bonanni, presidente di ONA e legale del dipendente.
Un riconoscimento che potrebbe scrivere la storia della giurisprudenza
Il lavoratore si occupa ora di mansioni d’ufficio e continua a sottoporsi a controlli semestrali. “è stato inizialmente assunto come falegname, era stato poi occupato come addetto all’incenerimento di materiali in un luogo dove avrebbe respirato per anni polveri di legno, vernici, solventi.” Continua Bonanni. Secondo le dichiarazioni lo spazio sarebbe stato ricavato in un’ex cisterna del ‘700.
Nel 2012 gli viene diagnosticata una leucemia cronica a cellule capellute. Per l’Osservatorio si tratterebbe di “un precedente che non può essere ignorato”.
La leucemia cronica a cellule capellute
Secondo AIRC, la leucemia a cellule capellute è quindi una rara forma di tumore del sangue a crescita molto lenta che è causata dalla trasformazione tumorale dei linfociti B, un tipo particolare di globuli bianchi.
Gruppi di casistiche riportano che precedenti esposizioni a radiazioni ionizzanti o sostanze chimiche organiche sul posto di lavoro, aumentano l’incidenza della malattia.
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