24.4 C
Rome
venerdì, Novembre 8, 2024

Gialli al veleno, sino alla realtà del “Morandi”

Letto: 363 volte

Ultimi articoli

Se non fosse per la leggenda che li avvolge, dubiteremmo che le raffinate geniali invenzioni letterarie di Arthur Conan Doyle padre di Sherlock Holmes e putativo di Dorando Pietri, nonché di Aghata Christie, autrice  per eccellenza di venefici letali cocktail all’attenzione di Ercole Poirot, siano ben poco rispetto alle clamorose ambigue realtà che via via emergono, colpo dopo colpo nel teatro della nostra vita quotidiana.

Un finale drasticamente depressivo!

Ricordate il polverone inglese sulle indagini del caso dell’ex spia russa Sergej Skripal e sua figlia Yulia, della incredibile scomparsa di Jamal Ahmad Khash oggi nel consolato saudita a Istabul?  Avete presente la tempesta in corso sulla morte di Imane Fadil, modella marocchina testimone al processo “Ruby ter”? Bene, tanto clamore alimentato dal profumo di giallo, ideale per l’immaginario del collettivo alla ricerca di distrazioni, di casi specifici, lontani dal rischio comune…

Ma che dire del sospetto ormai consolidato, che la ipersofisticazione dei sistemi a presidio degli ultimi Boeing 737 Max 8 sia la causa di disastri, la cui responsabilità sconfina tra ragioni di stato e di economia? Del resto, chi non ha pensato che l’inerzia della polizia parigina, che la sopraffazione violenta, le distruzioni nel centro storico, il cangiare dal giallo al nero dei gilet, non stiano nelle more di una strategia dal finale drasticamente repressivo? 

Ponte Morandi

Ecco, tutto questo per capire dove diversamente ci porta l’atteggiamento dubbioso sulla pericolosità dell’asbesto, delle micidiali fibre d’amianto pronte a librarsi in aria ogni qualvolta si gestisce incautamente quel cemento, che fino al 19 luglio 1993 veniva impastato con “qualità” e “vantaggio”,  utilizzando tra le componenti la  principale causa di morte da mesotelioma, appunto l’amianto. 

Purtroppo il crollo del 14 agosto dello scorso anno liberò una imprevedibile spaventosa nube di polvere tossica, cui si sarebbe dovuto far seguire un protocollo di assoluta prudenza per le fasi successive di soccorso e recupero, quindi adesso di demolizione.

Un grido di aiuto, allarme visto troppe volte con fastidio

L’impressione è che l’allarme amianto venga vissuto con fastidio e come un ostacolo alla tempistica, che prevede la ricostruzione, secondo il progetto di Renzo Piano,  quanto prima possibile. In quel “possibile” risiedono le speranze di salute degli operatori addetti e dei cittadini  genovesi che non possono rischiare di pagare il prezzo della fretta, con la propria salute,  a tempo debito.

Per concludere, questo non è uno dei gialli affidati alla fantasia di nobili autori, ma una realtà di cui si occupano quotidianamente i cronisti e puntualmente chi, come l’ONA, ha come missione la difesa  dal pericolo amianto, insidia che si annida ovunque e che bisogna saper riconoscere, come la minaccia di un potenziale assassino.

A cura del Dott. Ruggero Alcanterini direttore “L’Eco Del Litorale” ed editorialista di “Il Giornale sull’amianto”.

I servizi di assistenza ONA e la ricerca

L’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA Aps e l’Avv. Ezio Bonanni tutelano i diritti di tutti i cittadini e lavoratori esposti e vittime dell’amianto e altri cancerogeni. L’associazione con il pool di tecnici, assiste i cittadini per la bonifica e messa in sicurezza dei siti contaminati (prevenzione primaria). In caso di esposizioni ad asbesto ed altri cancerogeni, si può chiedere il servizio di assistenza medica gratuita (prevenzione secondaria). L’ONA guida la ricerca scientifica in materia di mesotelioma ed altre patologie asbesto-correlate. Fermo il ruolo della prevenzione primaria, la diagnosi precoce, e le terapie più tempestive, assicurano maggiori chance di guarigione, ovvero di maggiore sopravvivenza a migliori condizioni di salute. L’ONA guida anche il pool di legali, per la tutela di tutti i diritti delle vittime di malattia professionale, tra cui quelle asbesto correlate, per il prepensionamento e l’adeguamento dei ratei pensionistici, con i c.d. benefici contributivi per esposizione ad amianto. Anche i lavoratori che sono ancora privi di malattia, hanno diritto ai benefici contributivi per esposizione ad amianto.

 assistenza ona

- Advertisement -spot_img

Numero verde ONA

spot_img

Chiedi assistenza gratuita