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martedì, Aprile 22, 2025

Germogli: benefici di un alimento caro alla MTC

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Il consumo dei germogli a scopo alimentare ha origini antichissime. I primi testi che ne documentano l’uso risalgono al 5000 a.C.

Germogli e Medicina Tradizionale Cinese

Germogli. A esaltare le proprietà antinfiammatorie e l’efficacia dei germogli (specialmente nei casi di carenze vitaminiche), sono molti testi di Medicina Tradizionale Cinese (MTC).

Su tutti, è interessante la lettura di un compendio scritto durante la dinastia Ming (XVI sec.) dal farmacologo Li Shizhen, in cui si elencavano i benefici del grano germogliato, miglio o orzo, chiamato nieh. 

Piccola curiosità: in Cina, durante il Neolitico si consumava a una bevanda simile al vino, usando riso cotto con chicchi germogliati.

Germogli: il più antico “antidoto” contro il freddo 

Anticamente, i germogli si impiegavano come “antidoto” contro il freddo, per far fronte all’alto consumo di proteine, vitamine ed enzimi proteolitici (che rendono sia i carboidrati sia le proteine digeribili), da parte del metabolismo sotto stress.

Ad usarli erano sopratutto gli Hunza, una popolazione nota per l’incredibile prestanza fisica e per la longevità. Pare che arrivassero a vivere fino a 130 anni!

Questo popolo, che vive nel Pakistan del nord, in una zona al confine con la Cina, l’Afahanistan, il Kashmir e l’India, ai piedi della catena dell’Himalaya, ha da sempre intuito le potenzialità dei germogli.

Del resto, vivendo in luoghi rigidi, dove le forme di agricoltura e di coltivazione non erano molto sviluppate, ha dovuto puntare sulla crescita e germogliazione dei semi per sopravvivere.

Quando i legionari romani utilizzavano i germogli

I germogli erano noti anche ai legionari romani.

I valorosi fanti, conservavano dei semi in piccole sacche di stoffa che, a contatto con il calore del corpo e l’umidità, germogliavano.

Ottenevano così un cibo ricco di nutrienti, comodo da trasportare ed estremamente energetico, che utilizzavano anche per fare pane e focacce.

Una fonte di nutrimento per gli esploratori 

Nel XVIII, l’esploratore inglese James Cook usava i germogli come rimedio contro lo scorbuto, la malattia dovuta a mancanza di vitamina C, che colpiva gli equipaggi impegnati in lunghissime traversate. 

Prima che si conoscessero gli effetti benefici del succo di limone, Cook impose alla marina inglese dell’epoca una bevanda ottenuta dalla bollitura di germogli di fagioli, facili da germinare e conservare per lunghi periodi. 

Dai germogli al succo di limone

Durante la Prima Guerra Mondiale, anche l’esercito inglese (impegnato in Medio Oriente), ricorse a questo semplice alimento per combattere l’insorgere dello scorbuto

Quando si comprese che il limone poteva soddisfare il fabbisogno quotidiano di vitamina C, i semi germogliati vennero definitivamente accantonati.

Una valida alternativa in tempi di carestia

Durante la Seconda Guerra Mondiale, studiosi e nutrizionisti americani propagandavamo le proprietà benefiche dei germogli, come alimento ricco di proteine e sostituivo di carne, latte e derivati.

Praticamente, se la guerra avesse causato difficoltà di approvvigionamento di questi prodotti, i germogli avrebbero potuto rappresentare una valida alternativa. Fortunatamente la temuta carestia fu scongiurata e ancora una volta i germogli caddero nel dimenticatoio.

Perché è così importante assumere i germogli?

Oggi i germogli stanno riconquistando un loro posto di tutto rispetto all’interno della dieta, sopratutto quella macrobiotica.

Elenchiamo qualche beneficio:

  • I germogli di appena tre giorni contengono da 10 a 100 volte in più di glucorafanina, un induttore enzimatico dalle proprietà antitumorali;
  • Sono alcalinizzanti per il nostro corpo. Molte malattie compreso il cancro sono state attribuite ad eccessiva acidità del corpo;
  • Mangiare semi germogliati aumenta il contenuto antiossidante della vitamina C;
  • L’alto contenuto di clorofilla, crea un ambiente ostile per i batteri nocivi, favorisce le funzioni digestive, migliora la circolazione sanguigna, accelera la cicatrizzazione delle ferite, rilassa il fegato, rinforza il sangue, ecc.

Ancora benefici

  • Disintossicano il corpo e migliorano nello stesso tempo, i livelli di ossigeno del sistema immunitario;
  • Riducono l’infiammazione e sono ottimi per eliminare il catarro;
  • Contengono fino a 100 volte più enzimi della frutta e della verdura cruda, cosa che permette al corpo di estrarre più vitamine, minerali, aminoacidi e grassi essenziali dagli alimenti;
  • Sono ricchi di proteine e fibre;
  • Il contenuto di vitamine e acidi grassi essenziali aumenta in modo impressionante durante il processo di germinazione;
  • La germogliatura scinde gli zuccheri, rendendo più digeribili gli alimenti. I minerali si legano alle proteine dei semi, granaglie e fagioli, rendendoli più assimilabili. Questo accade per alcuni minerali alcalini come il calcio, il magnesio e altri che ci aiutano a equilibrare il chimismo del nostro corpo e favorire la perdita di peso e una migliore salute;
  • Si possono facilmente coltivare nella propria cucina, sono poco costosi e totalmente bio.

Qualche consiglio sulla preparazione 

Per mantenere inalterati tutti i nutrienti e le sostanze benefiche dei germogli, sarebbe opportuno consumare crudi quelli dei cereali (grano, riso, segale, orzo, avena ecc.). Anche i germogli di senape, girasole, sesamo, erba medica o alfa alfa, porro, ravanello, non andrebbero cotti.

È invece consigliabile sbollentare velocemente i germogli di alcuni legumi come la soia verde “Mung”, le lenticchie, i piselli e i ceci. Per i fagioli è consigliabile una cottura di almeno 15 minuti. 

Poi basta condirli con un filo d’olio, sale e spezie e il gioco è fatto. Si possono inoltre aggiungere all’insalata, alle verdure, alla pasta, ai panini.

Alcuni dei prodotti più comunemente germogliati sono: erba medica, broccoli, lenticchie e fagioli verdi. Tuttavia, si può germogliare praticamente qualsiasi cosa, tra cui: mandorle, quinoa, ravanelli, trifogli, fagioli, noci e semi. 

Fonti

Cacciola G., L’Orto dei germogli, LSWR Srl, Milano, 2014.

Cure naturali.it

La via macrobiotica.it

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