Fondi complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza saranno stanziati per finanziare progetti relativi a salute, ambiente, biodiversità e clima.
Ventuno milioni di euro per 14 interventi. Le domande potranno essere presentate dal 15 luglio 2022. L’obiettivo è quello di definire un nuovo assetto istituzionale in ambito salute, ambiente e clima capace di rafforzare il Sistema sanitario nazionale attraverso un approccio olistico One Health.
Salute, i progetti rafforzeranno la protezione dei cittadini
I progetti dovranno rafforzare la protezione della salute dei cittadini rispetto ai rischi che oggi già conosciamo, ma anche considerando le sfide incombenti di natura ambientale – climatica. Dovranno anche supportare uno sviluppo sostenibile e una crescita economica in sicurezza. Il pensiero deve essere sempre quello della transizione verde e della trasformazione digitale.
Insomma, un’importante opportunità per mettere in campo soluzioni che possano permetterci di affrontare i problemi legati al cambiamento climatico che ora è più che mai sotto i nostri occhi. Ne sono un esempio le ondate di calore sempre più prolungate che hanno colpito l’Europa in questi ultimi anni. O ancora il crollo di un seracco sulla Marmolada che ha causato purtroppo diverse vittime (7 quelle finora accertate, ma ci sono 13 dispersi).
Lo stesso presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha detto che è stato “un dramma che certamente ha dell’imprevedibilità, ma certamente dipende dal deterioramento dell’ambiente e della situazione climatica”. L’ultimo evento estremo è stato quello di Ischia, una frana che ha travolto e distrutto anche alcune abitazioni lasciando una scia di fango e morte. Il nuovo presidente Giorgia Meloni (che si è insediata nell’ottobre 2022), ha detto che lo stato farà la sua parte. Eppure è necessario agire non solo davanti all’emergenza, ma a livello internazionale, prima che sia troppo tardi.
Chi può presentare domanda
Potranno presentare la proposta come capofila o proponente le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, ma anche le aziende ospedaliere, quelle sanitarie e locali e quelle ospedaliere universitarie, così come gli altri enti del Ssn tramite le proprie Regioni. Gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico – IRCCS, pubblici e privati, gli Istituti zooprofilattici sperimentali – IIZZSS, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS). Le università, gli enti di ricerca pubblici e del terzo settore e i soggetti privati no profit che rispettano la normativa europea relativa agli Aiuti di Stato.
Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate a partire dalle 10 del 15 luglio 2022 ed entro le 17 del 10 agosto 2022.
Salute, sistema sanitario: l’ambito dei progetti
Il bando finanzia 14 programmi suddivisi in due macro-aree: quella relativa a programmi prioritari per il sistema sanitario e quella relativa ai programmi che prevedono azioni a elevata sinergia con altre istituzioni/settori.
Alla prima possono rientrare progetti sulla prevenzione e riduzione dei rischi per la salute legati all’inquinamento dell’aria interna. Sulla prevenzione e riduzione dei rischi per la salute legati all’inquinamento dell’aria esterna. Così come sulla mitigazione dei rischi per le popolazioni. Questo all’interno di aree critiche dal punto di vista ambientale, gestione sicura e sostenibile del suolo e del ciclo dei rifiuti. Comunicazione del rischio e approccio di prossimità al cittadino. Oppure legati all’accesso universale all’acqua: approvvigionamento idrico e servizi igienico-sanitari gestiti in sicurezza, uso umano sano e riutilizzo dell’acqua, coste, ambienti marini.
E ancora sulla prevenzione e riduzione dei rischi fisici (compresi il rumore, le radiazioni ionizzanti e non ionizzanti) e dei rischi associati a prodotti chimici e processi. Sulla riduzione dei rischi diretti e indiretti per la salute umana associati ai cambiamenti climatici.
E quelli relativi all’igiene, resilienza e sostenibilità delle produzioni primarie e delle filiere agroalimentari nel loro complesso rispetto ai rischi ambientali-climatici. Infine, sulla promozione salute-ambiente, clima nelle prime fasi (primi 1000 giorni, infantile e materno-infantile) di vita.
I programmi che supportano la sinergia con le istituzioni
Nella seconda area rientrano i programmi di prevenzione dei rischi sanitari emergenti associati a cambiamenti ambientali e socio economici, nuove tecnologie, politiche energetiche, trasporti, transizione verde. Ma anche che riguardano la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il benessere del lavoratore in un’ottica di TWH (Total Worker Health).
Così come il supporto nello sviluppo delle città per ambienti più sani, inclusivi, più sicuri, resilienti e sostenibili. La promozione di scelte orientate verso ambienti naturali, spazi verdi e blu. O della digitalizzazione dei sistemi ambiente-clima e sanitario, a supporto di analisi e comunicazione sui rischi. Infine i progetti che riguardino la ricerca applicata per la valutazione dell’impatto sulla salute dei rischi ambientali.
Leggi il bando a questo link.
L’Osservatorio nazionale amianto, attraverso il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, persegue le finalità della tutela della salute e dell’ambiente.
Partendo dalla metafora delle vittime dell’amianto, della vittoria del profitto sulle vite umane, l’associazione mette in campo tutte le azioni possibili per preservare il Pianeta. L’ambiente e la salute del genere umano e degli animali, sono strettamente collegati.
In diverse occasioni l’avvocato Bonanni ha incontrato politici a più livelli per mettere in campo azioni utili. E non far cadere l’attenzione sull’importanza della tutela ambientale in un momento in cui sembrano esserci priorità diverse, soprattutto davanti alla guerra in Ucraina. Non bisogna però dimenticare gli altri obiettivi, se non vogliamo trovarci a pagare, tra qualche decennio, il prezzo di scelte più facili.