L’amianto non è un ricordo del passato. È un killer silenzioso e persistente che, ancora oggi, provoca oltre 200.000 decessi l’anno nel mondo secondo l’OMS, con più di 7.000 morti in Italia nel solo 2024. È presente in scuole, ospedali, abitazioni e siti industriali, rendendo l’emergenza amianto una questione di salute pubblica e giustizia ambientale.
Durante la trasmissione “Siamo Noi” condotta da Gabriella Fecondo, l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), ha lanciato un forte appello: fermare la strage con un piano di bonifica urgente, concreto e strutturato.
“Lo sapevamo da un secolo che l’amianto fosse pericoloso, ma lo abbiamo ignorato”
Testimonianze drammatiche come quella di Don Gerardo Giacometti, che ha perso entrambi i genitori a causa del mesotelioma, mostrano come l’amianto colpisca anche chi non ha lavorato direttamente con questa sostanza letale. Il padre, impiegato nella manutenzione dei treni, era quotidianamente esposto, mentre la madre si ammalò lavando gli indumenti contaminati.
Come ha ricordato la giornalista Simonetta Lombardo, già all’inizio del ‘900 si conoscevano i pericoli dell’asbesto, ma è stato ampiamente usato fino agli anni ‘90 e in molti Paesi del mondo è ancora legale.
Le proposte di Bonanni: “Restituire il mondo alla bellezza”
L’Avvocato Bonanni non si è limitato alla denuncia. Durante la trasmissione ha illustrato proposte concrete per affrontare in modo sistemico l’emergenza amianto, riequilibrando giustizia ambientale, sostenibilità economica e salute pubblica:
- Defiscalizzare l’IVA sulla bonifica dell’amianto: per rendere gli interventi più accessibili a cittadini, imprese e amministrazioni.
- Snellire la procedura di smaltimento, evitando l’obbligo rigido del piano di lavoro. I Comuni potrebbero stipulare convenzioni con gli ordini professionali per interventi più rapidi e sicuri.
- Introdurre un credito di imposta per famiglie e aziende che avviano bonifiche: un incentivo fiscale che incoraggi la rimozione del materiale tossico.
- Investire oggi per risparmiare domani: “Lo Stato incasserebbe di meno, ma avrebbe meno spese sanitarie. Ogni euro investito in bonifica equivale a decine di euro risparmiati in cure e indennizzi.”
- Restituire con la bonifica il mondo alla bellezza, bonificando luoghi contaminati come la Terra dei Fuochi: “È un atto d’amore verso le nuove generazioni
Un milione di siti contaminati e una mappatura inesistente
Secondo l’ONA, in Italia esistono circa un milione tra siti e micrositi contaminati. Eppure, non esiste ancora una mappatura ufficiale. Alcune aree a Roma, come Magliana e Tiburtino e numerosi ospedali e scuole, sono in condizioni critiche. In molte scuole si è registrata la morte di oltre 160 lavoratori tra insegnanti e personale non docente.
La presenza di amianto nei condomini è altrettanto grave: cassoni dell’acqua, canne fumarie, onduline sui tetti. “Appena scoperta la presenza di amianto, l’amministratore deve attivare la procedura, anche rivolgendosi alla ASL” ha ricordato Gisella Casamassima di Anaci, l’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali.
A oltre 30 anni dalla Legge 257/1992 che ha messo al bando l’amianto in Italia, il problema resta drammaticamente attuale. Le parole di Ezio Bonanni ricordano che la prevenzione è possibile, ma serve volontà politica e un piano nazionale di bonifica sostenuto da misure fiscali, amministrative e culturali.
Questo il link per vedere la trasmissione per intero.
“Restituire il mondo alla bellezza, restituire alla vita luoghi contaminati dalla morte: questo è il nostro compito.” – Ezio Bonanni