QUESTA MATTINA SI È SVOLTO A ROMA, ALLA SALA D’ONORE DEL CONI, L’EVENTO “DALL’ONA ALL’ONU – SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E SPORT”. L’ INCONTRO HA AFFRONTATO I TEMI DELLA LOTTA ALL’AMIANTO E DELLA TUTELA AMBIENTALE, UNO DEI CAVALLI DI BATTAGLIA DELL’ONA E DEL SUO PRESIDENTE, L’AVV. EZIO BONANNI, VALORIZZANDO IL RUOLO DELLO SPORT COME MOTORE DI CAMBIAMENTO E SENSIBILIZZAZIONE
Il focus sull’evento “Dall’ONA all’ONU”: una lotta corale contro l’amianto
L’evento “Dall’ONA all’ONU“, promosso dall’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), guidato dall’avvocato Ezio Bonanni, e dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play (CNIFP), presieduto dal giornalista Ruggero Alcanterini, ha rappresentato un’importante occasione di confronto e approfondimento. La manifestazione ha visto la partecipazione di esperti, rappresentanti delle istituzioni e cittadini, con l’obiettivo di sviluppare strategie concrete per contrastare il devastante impatto dell’amianto sulla salute pubblica e sull’ambiente. Durante l’incontro, moderato dalla giornalista Mediaset Valentina Renzopaoli, è emersa con chiarezza la necessità di un’azione collettiva e coordinata, capace di offrire risposte efficaci a una delle emergenze più critiche del nostro tempo.
Durante il dibattito, Bonanni ha ricordato che il “killer silente” continua a rappresentare una delle principali emergenze sanitarie e ambientali in Italia. Ogni anno, circa quattromila persone perdono la vita a causa di malattie asbesto-correlate, come il mesotelioma. Inoltre, sono ancora presenti 40 milioni di tonnellate di amianto su tutto il territorio nazionale. «La lotta contro l’amianto non è solo una questione di salute pubblica, ma una battaglia di libertà e giustizia», ha affermato il presidente ONA.
World Fair Play Day: un modello di etica e solidarietà
L’evento si è ispirato ai valori del World Fair Play Day, una giornata internazionale dedicata alla promozione di rispetto, lealtà e solidarietà. Celebrato ogni anno il 7 settembre, questo appuntamento è organizzato dal CNIFP insieme a partner internazionali per diffondere un messaggio di etica sportiva e responsabilità sociale.
Il World Fair Play Day sottolinea come lo sport possa andare oltre il campo da gioco, diventando uno strumento per affrontare questioni globali, come la sostenibilità ambientale e la giustizia sociale. «Il fair play non è solo una questione di etica sportiva, ma un modello di comportamento che possiamo applicare a ogni aspetto della vita», ha dichiarato Alcanterini. I valori di equità e rispetto promossi dal fair play sono stati collegati al tema dell’amianto. Il che, dimostra come il rispetto per l’ambiente e la salute debbano diventare priorità condivise.
L’intervento del presidente CNIFP, Ruggero Alcanterini
In occasione del 27 gennaio, Giornata della Memoria, Alcanterini ha riflettuto sul significato del Fair Play, intrecciandolo ai temi della Shoah, delle guerre contemporanee e delle sfide sociali globali. Richiamando il contesto storico e attuale, ha sottolineato l’importanza di valori fondamentali come correttezza, rispetto e responsabilità collettiva.
Le origini del Fair Play e il legame con lo sport
«Il concetto di Fair Play nasce da un personaggio straordinario come William Shakespeare, non necessariamente legato al mondo sportivo. È un concetto che parla di correttezza, lealtà, rispetto, trasparenza e gioco corretto». Alcanterini ha evidenziato come lo spirito del Fair Play si sia radicato nello sport a partire dal Settecento, trovando la sua massima espressione nel rugby: «Il rugby ha elevato il Fair Play a chiave di lettura del suo modo di ragionare, basandosi sui principi di rispetto dell’arbitro e di gioco collettivo».
La Shoah e l’importanza della memoria
«Oggi, 27 gennaio, è la Giornata della Memoria, e non possiamo che ricordare una tragedia universale come quella della Shoah. Milioni di persone, indipendentemente dal loro orientamento religioso o di altro tipo, sono state vittime di una barbarie che deve farci riflettere sui valori fondamentali dell’umanità». Alcanterini ha collegato questo momento commemorativo alla necessità di eliminare ogni forma di guerra, sottolineando anche le conseguenze indirette dei conflitti: «Le guerre non solo provocano morte e distruzione, ma lasciano eredità tossiche, come l’amianto disperso dai bombardamenti».
I conflitti contemporanei e le loro conseguenze ambientali
Rivolgendosi alla guerra in Ucraina, Alcanterini ha descritto gli effetti devastanti del conflitto: «Il conflitto colpisce non solo strutture militari, ma anche quelle civili, aggravando problemi ambientali e sociali. L’amianto presente nelle costruzioni distrutte rappresenta un ulteriore rischio per la salute e l’ambiente, con conseguenze irreparabili per entrambe le parti del conflitto».
Il Fair Play come valore universale e collettivo
Il giornalista ha ampliato il discorso collegando il Fair Play a temi globali: «L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata Mondiale del Fair Play, un’iniziativa che non riguarda solo lo sport, ma abbraccia temi come povertà, migrazioni, lavoro e ambiente». Ha poi sottolineato l’importanza di un impegno collettivo per affrontare le sfide della società moderna: «Il Fair Play è uno strumento per promuovere i valori fondamentali che troppo spesso vengono trascurati».
Un richiamo all’azione concreta
Concludendo il suo intervento, il presidente CNIFP ha invitato alla riflessione e all’azione: «Siamo qui per richiamare l’attenzione sul rispetto, un principio che dovrebbe permeare ogni aspetto della nostra società. Non possiamo limitarci a guardare ai problemi legati alla guerra, ma dobbiamo affrontare la povertà, i disastri ambientali, le disuguaglianze e tutte le sfide della società globalizzata».
Accademia della Legalità a fianco dell’ONA
La dottoressa Paola Vegliantei, presidente di Accademia della Legalità, ha sottolineato il valore dell’Italia e il ruolo dell’ONA nella sensibilizzazione su temi fondamentali: «Questa è l’Italia, un’Italia che grazie ad avvocati come Bonanni e associazioni come l’ONA offre la possibilità di conoscere e affrontare problemi reali. L’Osservatorio Nazionale Amianto riesce a coinvolgere e sensibilizzare persone da ogni parte, promuovendo conoscenza, sostenibilità ambientale e attenzione verso la legalità».
Sostenibilità ambientale e sport
Riflettendo sul legame tra sport e ambiente, Vegliantei ha posto l’accento sulle responsabilità legate alla sostenibilità: «È importante legare il concetto di sostenibilità ambientale allo sport. Lo sport, sebbene abbia un impatto minimo quando praticato all’aperto, può generare devastazioni ambientali attraverso la costruzione di grandi impianti, l’aumento dei rifiuti e l’impatto dei grandi eventi. Tuttavia, il CONI si sta impegnando a ridurre questo impatto, dimostrando che sostenibilità e sport possono convivere».
Il Fair Play come valore culturale
La dottoressa ha poi ampliato il concetto di Fair Play, spiegandone il significato oltre lo sport: «Fair Play, per me, significa non solo gioco leale, ma anche gioco legale. È un concetto che va oltre lo sport, toccando la morale, la cultura e la sostenibilità. È una questione culturale, un impegno collettivo per fare bene e per continuare a farlo sempre».
Un appello all’azione collettiva
Concludendo il suo intervento, la presidente di Accademia della Legalità ha lanciato un appello a sostenere i valori promossi dall’ONA: «Oggi iniziamo a sostenere, a fare conoscenza, a informarci e a difendere con l’ONA. Questo evento racchiude tutto questo: il fair play, la sostenibilità e la cultura della legalità. È nostro compito far sì che il fair play, il gioco leale e legale, prevalgano ovunque. È una questione culturale, e ben venga che si inizi a fare e a fare bene, sempre».
Amianto: una minaccia ambientale e sanitaria
L’avvocato Ezio Bonanni ha aperto il suo intervento con un sentito ringraziamento al Comitato Italiano Fair Play e al Comitato Olimpico, sottolineando l’importanza dei valori che queste istituzioni promuovono: «Intendo ringraziare il Comitato Italiano Fair Play e tutta l’organizzazione del Comitato Olimpico, di cui il Fair Play rappresenta uno dei momenti centrali. Esprime un’identità valoriale che richiama principi storici fondamentali e fondanti, non solo della società, ma della stessa civiltà: l’idea della pace, della tregua olimpica e della necessità di affrontare il problema della pace».
Il Fair Play per la pace, la salute e l’ambiente
Bonanni ha sottolineato come il Fair Play si estenda oltre il contesto sportivo, diventando un principio guida per la tutela di valori universali: «Abbiamo discusso di pace anche in un ambito internazionale, organizzato dal Comitato Italiano Fair Play in Campidoglio, dove si è deplorata l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il Fair Play per la pace, per la salute e per l’ambiente devono essere al centro del nostro impegno, dal lavoro dell’ONA fino a quello dell’ONU. Non possiamo scindere la tutela della persona umana dalla dignità, dalla libertà e dalla giustizia. Questi valori devono essere un tutt’uno».
La centralità dell’essere umano
Nel suo discorso, il presidente ONA ha ribadito il ruolo fondamentale della dignità umana, richiamandosi alla filosofia e al diritto: «Al centro di tutto vi è l’essere umano e la dignità della persona. Il diritto, la giurisprudenza, la politica e le istituzioni non sono fini a sé stessi, ma strumenti al servizio dell’uomo e della sua libertà».
L’evento ha anche evidenziato l’importanza di una corretta gestione dei rifiuti contenenti asbesto. La contaminazione di siti industriali, scuole e infrastrutture pubbliche rappresenta un problema di proporzioni drammatiche. L’avvocato ha spiegato come il ritardo nella bonifica stia esponendo milioni di persone al rischio di malattie gravi. «Non possiamo permettere che l’amianto continui a mietere vittime. Dobbiamo agire ora, con determinazione e unità», ha ribadito.
Un appello al cambiamento
Ezio Bonanni ha chiuso il suo intervento con una riflessione che intreccia prevenzione, giustizia sociale e responsabilità collettiva. «Dobbiamo superare il concetto che si debba intervenire per la tutela della salute, dell’ambiente, della legalità o della sicurezza sul lavoro solo quando il rischio si è già tramutato in danno grave e spesso irreversibile. Occorre affermare il rischio zero, o almeno tendere a zero per le esposizioni ad agenti nocivi e cancerogeni, applicando il principio di precauzione e valutando a priori, non a posteriori, nuove molecole e sostanze».
Richiamando il tema dell’amianto, Bonanni ha ricordato i progressi ottenuti, ma ha sottolineato le sfide ancora aperte: «Abbiamo ottenuto sentenze di condanna per la presenza di amianto nelle scuole e la rilevazione epidemiologica di casi di mesotelioma. Questo ha portato a uno stanziamento di 350 milioni di euro per la progettazione della bonifica grazie al lavoro della Commissione Amianto. Tuttavia, il crollo del governo Draghi ha bloccato progetti importanti, come quelli per la bonifica degli acquedotti finanziati dal PNRR».
Fair Play in tutti gli ambiti
Il concetto di fair play ha attraversato tutto il suo discorso, inteso come un principio che deve guidare ogni aspetto della società: «Il concetto di fair play, nato nello sport, deve permeare tutti gli ambiti della società: dalla pace alla legislazione, dall’amministrazione al rispetto dei diritti dell’altro. La pace si costruisce attraverso il rispetto reciproco e l’attenzione alla sostenibilità sociale».
Infine, il presidente ONA ha concluso con un appello alla responsabilità collettiva, richiamando il valore della sinergia tra salute, ambiente e giustizia: «La salute e l’ambiente non sono una questione di scontro giudiziario, ideologico o partitico. Sono una questione che riguarda tutti noi, i nostri figli e le generazioni future. È una responsabilità etica e morale collettiva».
Il suo intervento si è chiuso con un ringraziamento che rafforza il messaggio di collaborazione e impegno condiviso: «Ringrazio il CONI, il presidente Alcanterini e tutti voi per la vostra partecipazione. Questa sinergia tra sport, salute e ambiente ci ricorda l’importanza di lavorare insieme per un futuro sostenibile e giusto».