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martedì, Aprile 22, 2025

Crotone, sequestrata discarica abusiva di amianto e rifiuti speciali

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Nel cuore della provincia di Crotone, una vasta area di oltre 18mila metri quadri è stata utilizzata come discarica abusiva di rifiuti speciali e pericolosi. Tra questi, anche una notevole quantità di amianto.

La scoperta è avvenuta grazie alle operazioni di monitoraggio e controllo messe in atto dalla Guardia di Finanza di Crotone. Insieme con il Reparto Operativo Aeronavale, ROAN, di Vibo Valentia, hanno portato a termine un intervento mirato a contrastare i crimini ambientali nella zona.

Un passo in più per la lotta agli eco-reati, un fenomeno che da sempre preoccupante che coinvolge l’intero Paese.

L’intervento delle forze dell’ordine

L’ausilio del drone si è rivelato fondamentale: i finanzieri hanno monitorato da remoto l’area in questione e hanno raccolto informazioni riguardo all’uso illecito del terreno.

Numerose le “onduline” di amianto rivelate, alcune delle quali erano state lasciate a marcire all’aperto, frantumate e quindi altamente pericolose a causa dell’aerodispersione delle fibre. La loro presenza rappresenta un rischio diretto per chiunque entri in contatto con i materiali.

Una situazione preoccupante che ricorda quella di pochi giorni fa presso il fiume Rubicone.

L’importanza della tutela ambientale

L’incuria e l’abbandono di queste sostanze nei territori, senza un adeguato intervento di smaltimento, possono provocare danni irreparabili non solo alle persone che potrebbero inalare le fibre di asbesto ma anche all’ecosistema alterando la qualità dell’aria, del suolo e delle risorse idriche.

L’azione della Guardia di Finanza si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro i crimini ambientali, che negli ultimi anni hanno visto un aumento significativo. La protezione dell’ambiente, infatti, è una sfida che richiede un impegno costante da parte delle autorità, ma anche della cittadinanza, affinché l’ecologia e la sicurezza pubblica possano essere salvaguardate nel lungo periodo.

Forse le onduline sono state utilizzate da un senzatetto come giaciglio di fortuna

Secondo quanto si apprende dall’Ansa, all’interno del fabbricato le “onduline” di amianto sono state utilizzate molto probabilmente da un soggetto senza fissa dimora, per realizzate un giaciglio di fortuna.

Se ciò dovesse essere vero, la sua presenza in quell’area, priva di sicurezza, segna un aspetto particolarmente tragico di questa vicenda. Il povero uomo, senza alcun altro riparo, avrebbe scelto di utilizzare i materiali abbandonati inconsapevole del grave pericolo per la salute derivante dall’amianto e dai rifiuti tossici presenti nell’area.

Il ruolo della comunità e della vigilanza

La scoperta di questa discarica abusiva quindi evidenzia anche l’importanza di incrementare progetti di informazione e sensibilizzazione da parte delle istituzioni e della comunità da rivolgere alla popolazione. È fondamentale che i cittadini siano consapevoli dei rischi derivanti dalla gestione illecita dei rifiuti e che possano segnalare tempestivamente eventuali situazioni sospette. Un monitoraggio attivo da parte della comunità può contribuire a prevenire eventi simili e a garantire la protezione dell’ambiente.

L’Osservatorio Nazionale Amianto, presieduto dall’avv. Ezio Bonanni, persegue tra i suoi obiettivi primari la prevenzione e la bonifica dei luoghi contaminati da materiali tossici e nocivi, oltre ad accogliere segnalazioni della presenzia di amianto dai cittadini.
Il numero verde di ONA è 800.034.294 e ulteriori informazioni sulla tutela legale e tecnica sono reperibili sul sito dell’ONA.

Fonte: Ansa, Guarda di Finanza


 

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