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martedì, Ottobre 14, 2025

Crescono le denunce per malattie professionali, +36% tumori, molti da amianto

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Incremento tumori, soprattutto da amianto

Incrementato in modo virtigionoso il numero di denunce per malattie professionali in Italia.
Particolarmente allarmante è la crescita dovuta a tumori correlati al lavoro, aumentati del 36% nell’ultimo quinquennio. Molti di questi casi risultano collegati all’esposizione ad amianto, sostanza ancora responsabile di circa 480 decessi all’anno in Italia, nonostante il divieto ormai storico del suo utilizzo.

Malattie professionali, cresce il numero di denunce

Apparato muscolo-scheletrico e sistema nervoso i più colpiti

Le malattie professionali rappresentano un fronte in crescita. Le denunce legate a patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e del sistema neurologico sono in aumento, probabilmente legate anche al carico fisico e allo stress cronico in ambito lavorativo.

Infortuni e vittime sul lavoro: i dati aggiornati

Secondo i dati resi pubblici da ANMIL e INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), nei primi otto mesi dell’anno si sono registrate 681 morti sul lavoro in Italia. Un numero stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che equivale a una media tragica: tre morti ogni giorno.

Emilia-Romagna tra le regioni più colpite

In Emilia-Romagna sono state segnalate 53 vittime sul lavoro nei primi otto mesi dell’anno. La regione conferma così la criticità della situazione in determinati comparti produttivi.

Lavoratori irregolari esclusi dalle statistiche

È importante sottolineare che queste cifre non includono i lavoratori non coperti da INAIL, tra cui circa 3 milioni di lavoratori irregolari. Questo suggerisce che l’entità reale del fenomeno potrebbe essere ancora più grave.

I settori più a rischio: costruzioni, agricoltura e trasporti

Le attività lavorative con il maggior rischio di infortuni gravi o mortali continuano a essere:

  • Costruzioni
  • Agricoltura
  • Trasporti

Questi comparti, caratterizzati spesso da condizioni di lavoro complesse e sicurezza variabile, concentrano la percentuale più alta di incidenti gravi. In particolare, quasi il 30% degli infortuni mortali avviene in itinere, ovvero durante gli spostamenti da e verso il luogo di lavoro o durante l’attività lavorativa su strada.

Crescono le segnalazioni femminili e over 60

Nel complesso, le denunce di infortunio all’INAIL sono state 384.000, con un lieve calo dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, questo dato complessivo nasconde alcune tendenze interessanti:

  • Diminuzione degli infortuni tra gli uomini
  • Aumento tra le lavoratrici
  • Crescita degli infortuni tra i lavoratori over 60

Questi numeri evidenziano l’evoluzione del mondo del lavoro e delle fasce occupazionali più esposte ai rischi.

L’evento a Parma

A Parma si è svolta la 75ª Giornata per le Vittime degli Infortuni sul Lavoro, un momento di riflessione e memoria promosso da ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro). L’evento ha visto la partecipazione delle istituzioni locali e nazionali, con una cerimonia religiosa e civile per ricordare le vittime e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Dopo la deposizione della corona commemorativa in piazza Matteotti, un corteo ha attraversato il centro cittadino, concludendosi con una celebrazione al Palazzo del Governatore.

Le testimonianze: l’importanza della prevenzione

Durante l’evento, sono intervenuti rappresentanti ANMIL come David Mosseri, vicedirettore nazionale, e Giani Baga, presidente ANMIL Parma e lui stesso vittima di un grave infortunio sul lavoro. Le loro parole hanno ricordato quanto sia cruciale investire nella prevenzione, nella formazione e nel rispetto delle norme di sicurezza, affinché il lavoro non rappresenti mai un pericolo per la vita.

Fonte: Rai, Anmil, INAIL

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