IL VIGILE DEL FUOCO, S. G., È DECEDUTO PER MESOTELIOMA PER ESPOSIZIONE AD AMIANTO. SOLO DOPO MOLTI ANNI E GRAZIE ALL’INTERESSAMENTO DELL’ONA – OSSERVATORIO NAZIONALE AMIANTO HA OTTENUTO IL RICONOSCIMENTO DI EQUIPARATO A VITTIMA DEL DOVERE. LA FAMIGLIA HA OTTENUTO UN INDENNIZZO DI 140MILA EURO NELLA PROCEDURA DI RISARCIMENTO DEL DANNO DELLA VITTIMA, OLTRE AGLI INDENNIZZI DELLA SPECIALE ELARGIZIONE (230MILA EURO) E I RATEI MENSILI. L’IMPEGNO DELL’ONA PROSEGUE ORA NELLA CAUSA CIVILE PER IL RISARCIMENTO DEL DANNO DA LUTTO, SUBITO DALLA VEDOVA E DAGLI ORFANI
Giustizia per un vigile del fuoco vittima di amianto
Una vita dedicata agli altri, a soccorrere chi, essendo in difficoltà, chiedeva l’aiuto ai Vigili del Fuoco. Così, negli incendi del Porto di Trieste, ancora per soccorrere le vittime del terremoto del Belice e del terremoto del Friuli. Eppure, il ministero dell’Interno negava il riconoscimento. In seguito all’azione legale al Tribunale di Trieste, c’è stato il riconoscimento e la liquidazione degli indennizzi ai superstiti. L’azione è proseguita poi per il risarcimento del danno. Il TAR Friuli Venezia Giulia, nel 2020, ha accolto la domanda di risarcimento presentata dall’avv. Ezio Bonanni e dall’avv. Corrado Calacione.
Il ministero non si è dato per vinto e ha presentato ricorso al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensione della condanna. L’istanza è stata rigettata. Ora, a distanza di quattro anni, è stato rigettato l’appello e quindi la sentenza diventa definitiva. Si tratta della prima pronuncia che condanna il ministero dell’Interno per un caso di mesotelioma tra i Vigili del Fuoco.
«È una sentenza storica destinata a scoperchiare il vaso di Pandora delle morti di amianto tra i Vigili del Fuoco. È il primo passo per una definitiva ed efficace tutela per le vittime di amianto tra i Vigili del Fuoco», ha dichiarato l’avv. Ezio Bonanni, legale dei familiari e presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
Il fatto
S. G. è deceduto nel 2008, all’età di 75 anni, di mesotelioma pleurico correlato all’esposizione ad amianto, a distanza di due anni e mezzo dalla diagnosi. Il vigile del fuoco, il primo ad ottenere il riconoscimento dello status “vittima del dovere”, aveva subito un’esposizione a livelli elevatissimi di fibre di amianto durante il servizio prestato per 34 anni al Comando del capoluogo regionale, in un periodo in cui la prassi era quella di far indossare guanti e tute antincendio in amianto. Aveva inoltre partecipato ai soccorsi nelle aree colpite dai terremoti, tra cui il Belice nel 1968 e il Friuli nel 1976.
«Abbiamo dimostrato che anche i Vigili del Fuoco sono stati esposti ad amianto attraverso l’utilizzo di guanti e tute, interventi durante incendi ed eventi sismici e il contatto con macerie contenenti amianto, senza adeguata informazione, formazione e strumenti di prevenzione», afferma Bonanni.
Inizialmente, il ministero dell’Interno aveva negato che la morte dell’uomo fosse dovuta all’esposizione alle fibre di amianto, nonostante l’esistenza di “prove schiaccianti”. Tuttavia, di fronte all’evidenza, il Viminale aveva dovuto riconoscere la gravità della situazione e il legame tra l’esposizione all’asbesto e il mesotelioma pleurico.
Un lungo iter processuale
Dopo aver vinto davanti al giudice del lavoro di Trieste la causa di vittima del dovere, gli eredi hanno dovuto presentare ricorso al TAR per ottenere il riconoscimento del risarcimento. Contro la sentenza favorevole, il ministero dell’Interno aveva fatto ricorso al Consiglio di Stato. Quest’ultimo, ha tuttavia confermato la decisione del TAR.
Una parte della storia si è conclusa. Adesso rimane in piedi un ultimo procedimento intentato dagli eredi per ottenere il riconoscimento del danno da lutto.
Secondo il presidente dell’ONA, la vittima non sarebbe l’unico vigile del fuoco coinvolto, ma parte di un «fenomeno epidemico di mesoteliomi e altre malattie asbesto-correlate tra il personale del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile».
L’ONA continua a offrire supporto e assistenza alle vittime e alle loro famiglie, promuovendo la consapevolezza e la lotta contro i pericoli dell’amianto. Per poter accedere al servizio gratuito di assistenza per le vittime di amianto e/o mesotelioma scrivere sul sito dell’ONA
o telefonare al numero verde 800 034 294.
Specchietto
Diagnosi della malattia: 17.02 2006
Ha lavorato presso il Ministero dell’Interno- Dipartimento Vigili del Fuoco dal 10 gennaio 1956 fino al 31 agosto 1990 (data del pensionamento)