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domenica, Novembre 16, 2025

Amianto e industria, sentenza della Corte d’Appello di Catania

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La Corte d’Appello di Catania, chiamata a riesaminare la vicenda in seguito all’intervento della Cassazione, ha riconosciuto i benefici previdenziali a un ex lavoratore di un polo petrolchimico di Priolo Gargallo. L’uomo era stato impiegato per oltre quindici anni come montatore all’interno di diversi reparti industriali. Aveva richiesto la rivalutazione contributiva prevista per l’esposizione ad amianto, ma la sua domanda era stata inizialmente respinta perché ritenuta non conforme ai limiti temporali stabiliti.

Il ruolo dell’avvocato Ezio Bonanni nel ricorso

Il caso ha assunto un nuovo rilievo grazie al lavoro dell’avvocato Ezio Bonanni. Il legale infatti ha seguito il ricorso e ha riportato l’attenzione sulle condizioni reali degli ambienti industriali in cui il suo assistito aveva operato. Bonanni ha affermato che “la valutazione dell’esposizione non può essere condotta attraverso criteri meramente formali. infatti richiede un’analisi più attenta della cronologia delle bonifiche e delle modalità di lavoro dell’epoca.” Questo approccio avrebbe portato a una rivalutazione complessiva della documentazione e ha consentito di esporre in modo più completo il contesto operativo.

Il punto di svolta è arrivato con la pronuncia della Corte di Cassazione. 
Il termine ultimo di esposizione all’amianto non può essere determinato in base all’entrata in vigore della legge 257/1992. Ma deve tener conto delle effettive condizioni di lavoro e delle bonifiche realmente eseguite”. Ha affermato Bonanni.

La nuova decisione della Corte d’Appello di Catania

I giudici d’appello hanno riconosciuto che il periodo di lavoro all’interno degli impianti  presentava caratteristiche compatibili con esposizione alle fibre di amianto. Questo ha portato all’attribuzione della rivalutazione contributiva utile per il calcolo dell’assegno pensionistico, alla liquidazione degli arretrati maturati negli anni e al riconoscimento delle spese sostenute durante l’intero percorso giudiziario.

Un precedente rilevante per i lavoratori dei siti industriali

“La pronuncia rappresenta un riferimento importante per i lavoratori che ritengono di aver svolto la propria attività in ambienti caratterizzati dalla presenza di materiali contenenti amianto.” Ha concluso Bonanni.

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Questo articolo riporta fatti di interesse pubblico sulla base di fonti ufficiali e pubblicamente accessibili. I contenuti non intendono esprimere giudizi di valore né attribuire responsabilità ulteriori rispetto a quanto stabilito nelle sedi competenti nel rispetto delle fasi processuali.

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