Il Piano regionale di tutela dall’amianto ha ottenuto il via libera dalla Commissione Controllo del Consiglio regionale, presieduta da Massimiliano Riccardo Baldini (Lega).
Lo apprendiamo da un comunicato stampa pubblicato su InConsiglio.it della Giunta Regionale della Toscana.
Durante la seduta sono stati presentati anche l’assestamento al Bilancio di previsione 2025–2027 della Regione Toscana e una variante al Piano cave, ma il fulcro della discussione si è concentrato sulla gestione del rischio amianto e sulle misure previste dal nuovo documento.
Ad illustrare il Piano, in rappresentanza della Giunta regionale, è stata Vincenza Giancristiano, del settore Economia circolare e qualità dell’aria.
Gli obiettivi: censimento, sicurezza e bonifiche
Il primo obiettivo dichiarato è quello di completare una mappatura aggiornata dei siti con presenza di amianto. Il censimento della presenza è affidato ad Arpat, l’Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente.
Accanto alla mappatura, il Piano mira anche alla messa in sicurezza dei luoghi contaminati.
I finanziamenti destinati alla rimozione dell’amianto arrivano da diverse fonti
Secondo Giancristiano, i fondi per la rimozione arrivano dal PR-Fesr 2021-27 negli stabilimenti sede di impresa e negli edifici pubblici. Un’altra fonte di finanziamento è il fondo per lo sviluppo e coesione 2014-20, con 8 milioni assegnati alla Toscana, durante la passata programmazione, per la rimozione di amianto nelle scuole e negli ospedali. Inoltre un finanziamento ad hoc, pari a un milione e mezzo di euro, derivanti dall’ecotassa, per la rimozione e lo smaltimento di materiale contenente amianto e per la messa in sicurezza delle aree industriali dismesse e il recupero delle aree degradate. Altri obiettivi riguardano l’aspetto sanitario, come la sorveglianza degli ex-esposti o i maggiori controlli in tutti gli ambiti per tutelare la salubrità ambientale e la sicurezza sul lavoro di chi bonifica e smantella le strutture. È prevista poi la ricognizione dei siti adatti e idonei allo smaltimento. Vanno controllati infine la rimozione e lo smaltimento dell’amianto proveniente da utenze domestiche. Ultimo obiettivo è quello di sviluppare adeguate campagne di informazione e sensibilizzazione verso i cittadini.
Il commento di ONA – Osservatorio Nazionale Amianto
“Ogni iniziativa che comporti misure volte alla tutela dall’amianto sono positive. Servono più che mai azioni concrete. La fibra killer è una vera emergenza sanitaria. Occorre un’accelerazione degli interventi.” dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.