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martedì, Aprile 22, 2025

Trento, aggiornata mappatura amianto: obbligo di rimozione

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L’azienda sanitaria ha aggiornato la mappatura dei siti con amianto in provincia di Trento. I tecnici avevano già monitorato le aree contaminate, dal 2006, e avevano chiuso la lista nel 2014. Nel 2022 la Asl ha effettuato i sopralluoghi e diviso i luoghi da bonificare in due tabelle, quelli più deteriorati per cui il proprietario ha un anno di tempo per intervenire. E quelli per i quali viene concesso più tempo, tre anni per la precisione, per la rimozione.

Trento, la legge Nardelli fissa l’indice di degrado

La Provincia di Trento è particolarmente virtuosa, anche se ci sono ancora diversi punti da bonificare. Una legge (Nardelli), regola la materia e ha fissato l’indice di degrado e di priorità di intervento. Quello che andrebbe fatto, come spiega sempre l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, a livello nazionale.

I siti sono circa un milione in tutta Italia, quindi serve una mappatura aggiornata e un piano di intervento che tenga conto in particolare della vicinanza delle scuole e dei luoghi di svago maggiormente frequentati. Come fa appunto la mappatura in provincia di Trento. Il lavoro da fare è tanto, ma è necessario partire e capire dove agire prima.

Il Comune potrà sostituirsi al proprietario

In caso il proprietario non rispetti le indicazioni, il sindaco notificherà una intimazione a provvedere. Se neanche questo ottiene il risultato sperato a quel punto il Comune interverrà autonomamente, addebitando poi le spese all’inadempiente.

Nella prima tabella rientrano meno di 200 ettari da bonificare. Si tratta di coperture per la maggior parte, di legnaia, tetti di abitazioni, di depositi attrezzi e garage e di pollai. Il grosso è rappresentato da coperture di capannoni industriali e commerciali. Rovereto è il comune più interessato, con 48.409 metri cubi. È la testimonianza della destinazione industriale dell’area.

La seconda tabella elenca gli edifici con indice di degrado da 50 a 70, come riporta iltquotidiano.it, che vanno bonificati entro 3 anni. In totale 295.446 metri cubi di materiali in amianto. A Trento sono 54.208 m2. Rovereto ne conta 34.460, Arco 27.388, Storo 9.600, Levico Terme 7.822. C’è, infine, una terza tabella con i siti da controllare periodicamente.

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