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venerdì, Febbraio 7, 2025

Transizione ecologica, l’Ona insieme al Miur verso l’obiettivo

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L’Osservatorio nazionale amianto farà parte della “Green Community” del Ministero dell’Istruzione. Insieme contribuiranno a realizzare la transizione ecologica prevista dall’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle nazioni unite.

L’Ona è stato selezionato insieme ad altre associazioni per 2 progetti presentati per le scuole. L’associazione si impegna a realizzare attività di educazione ambientale con esperti e ad eleminare l’amianto dagli istituti scolastici.

La transizione ecologica passa anche dalla rimozione dell’amianto

L’amianto utilizzato in Italia almeno fino al 1992 (anno della sua messa al bando), nonostante se ne conoscesse la pericolosità, è ancora un grave problema.

Le bonifiche sono in ritardo e l’eternit (cemento amianto) è presente ancora in numerosi edifici pubblici, perfino negli ospedali. L’Osservatorio ed il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, già nel 2012 segnalò il rischio amianto nelle scuole.

Ancora 2292 scuole contaminate dall’amianto

Rischio confermato anche nell’ultimo rapporto ReNaM (il settimo), pubblicato il 14 febbraio 2022, che segnala 121 casi di mesotelioma nel personale docente e non docente. Ma è solo la punta dell’iceberg, perché l’amianto è un potente cancerogeno e provoca molte altre malattie, più comuni, e sempre, purtroppo, altamente lesive, e quasi sempre mortali. Per approfondire i danni dell’amianto è possibile leggere l’ultima pubblicazione del presidente Ona: “Il libro bianco delle morti da amianto in Italia – ed. 2022“.

Secondo le stime Ona, sono ancora 2292 le scuole nelle quali è ancora presente l’asbesto. Gli studenti esposti sono invece 356.900, ai quali si devono aggiungere circa 50mila persone tra personale docente e non docente.

C’è molto da fare perché, ad esempio, la legge 257 del 1992 che ha vietato l’utilizzo dell’amianto è ormai obsoleta. Troppe persone sono ancora oggi a rischio esposizione e non è stata realizzata una mappatura completa dei siti contaminati da cui poi partire per le bonifiche. Per questo motivo l’Osservatorio ha creato una App apposita, per le segnalazioni.

La bonifica ha bisogno di incentivi statali

Il progetto dell’Ona è quello di avviare delle operazioni di bonifica per la salubrità delle scuole attraverso un sistema di incentivi statali anche tramite imprese private vincitrici di appositi appalti.

Vuole anche creare una rete di tecnici, tra cui igienisti, personale medico ed esperti di organizzazione dei sistemi sociali e produttivi. Saranno in grado di sensibilizzare gli studenti sul problema amianto e altri cancerogeni in Italia, anche nella prospettiva del loro inserimento nel mondo del lavoro in un contesto di cultura di sicurezza del lavoro.

Transizione ecologica, obiettivo del Piano RiGenerazione Scuola

La transizione ecologica, che è l’obiettivo del Piano RiGenerazione Scuola del Ministero dell’istruzione, passa anche dalla tutela dell’ambiente e quindi anche dall’eliminazione di tutti gli agenti cancerogeni che danneggiano la salute. “La tutela dell’ambiente e quella della salute – ha spiegato l’avvocato Bonanni – sono indissolubilmente legate e l’una non può prescindere dall’altra”.

Il compito della scuola è fondamentale: si devono educare gli studenti e renderli protagonisti del cambiamento. Con il termine “rigenerazione” viene superato anche il concetto di “resilienza”. Non si tratta più di adattarsi o resistere ai cambiamenti climatici. È tempo di generare un nuovo modo di abitare che guardi “lontano” nel tempo e nello spazio. Nel triennio 2022-2025 le scuole potranno inserire nel curricolo di istituto, le attività relative ai temi della transizione ecologica e culturale.

L’Ona continua, anche con l’opportunità messa in campo dal Ministero dell’Istruzione, la sua missione di sensibilizzazione ed azioni concrete. Per richiedere una consulenza gratuita i lavoratori e i cittadini possono utilizzare lo sportello on-line o contattare il numero verde 800 034 294.

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