Buone notizie per i genitori dei 130 bambini, tra nido e infanzia, della Scuola Orciolaia di Arezzo, in Toscana. Era il 2021 quando, è arrivato il via ibera dall’amministrazione comunale aretina riguardante l’intervento di bonifica presso il nido e scuola per l’infanzia “Orciolaia”. L’intervento, venuto a costare 150 mila euro, è iniziato al termine di questo ultimo anno scolastico, e ha previsto la bonifica delle pavimentazioni in vinil-amianto e la successiva posa in opera di pavimento in linoleum. Ma, come hanno dichiarato il vice sindaco Lucia Tanti e l’assessore Alessandro Casi “Sulle scuole non badiamo a spese”. Ora, che i lavori per l’eliminazione dell’amianto (in precedenza incapsulato) bisognerà attendere i risultati dell’ultimo controllo da parte dell’organo competente, così da poter permettere ai bambini di rientrare in classe in totale sicurezza.
Oggi, martedì 29 agosto 2023, l’incontro con i genitori degli alunni della scuola di Arezzo
Secondo il calendario scolastico 2023/2024, tra pochi giorni i bambini dovranno sedere nuovamente tra i banchi di scuola. Per questo, oggi, martedì 29 agosto, è previsto un incontro tra il vice sindaco Lucia Tanti, l’assessore Alessandro Casi e i genitori dei 130 bambini iscritti alla scuola dell’infanzia e al nido proprio per fornire loro indicazioni sugli interventi effettuati e sulle indicazioni da seguire per un rientro sicuro.
L’ONA è da sempre al fianco delle scuole per l’eliminazione dell’amianto
L’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, già nel 2012, ha presentato un report sui plessi scolastici e universitari a rischio. E, in questi ultimi anni, molto è stato fatto. L’ONA continua il suo impegno per far emergere le condizioni di rischio amianto nelle scuole e nelle università. I singoli cittadini possono segnalare e richiedere la messa in sicurezza di scuole, università e di tutti gli edifici pubblici che presentano amianto nelle fondamenta, sui muri e sui tetti.
Segnalazioni amianto: come fare
È possibile segnalare la presenza di amianto nelle scuole o negli edifici pubblici in due modi. Attraverso una formale richiesta alle autorità competenti. Oppure segnalando, anche in forma anonima, tutti i siti che contengono amianto, ovvero materiali di amianto, attraverso la piattaforma ONA Guardia Nazionale Amianto. L’Osservatorio Nazionale Amianto assiste tutti i cittadini, genitori e alunni, docenti e studenti, che si trovano nelle condizioni di rischio amianto per ottenerne la bonifica e la messa in sicurezza.
L’amianto in Toscana: la scuola di Arezzo come la scuola di Firenze
La Toscana, purtroppo, non è nuova a queste emergenze. Il Presidente dell’ONA, ha più volte citato il caso dell’Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci di Firenze, uno dei 2.400 istituti scolastici con asbesto. Il Presidente ha chiesto, e ottenuto, il trasferimento degli studenti in un altro istituto, nonché il la chiusura immediata e il prepensionamento del personale. Con l’augurio che anche queste ultime richieste vengano accolte.
Rischio mesotelioma anche nelle scuole
Già nel 2015, nel corso della Conferenza ONA, che si è tenuta in Firenze presso Palazzo Vecchio il giorno 10 aprile, è stato evidenziato il problema dell’amianto scuole. Sul territorio nazionale, sono più di di 2.400 le scuole contenenti amianto e che mettono a rischio la salute, non solo degli studenti, ma anche dei dipendenti del Ministero dell’Istruzione. Ben almeno 80 casi di mesotelioma sono stati registrati tra il personale docente e non docente, così come riportato nella presentazione del II Rapporto Mesoteliomi (3 luglio 2017).