Si tratta del primo caso segnalato: metastasi al cervello con un pregresso mesotelioma peritoneale.
“I mesoteliomi maligni sono tumori molto aggressivi. Originano dalle superfici sierose come la pleura, il peritoneale, il pericardio, ecc. Il sottotipo istologico determina l’aggressività del tumore con il sarcomatoide che è il più aggressivo. I mesoteliomi maligni più comunemente invadono o progrediscono localmente, ma le metastasi ematogene non sono rare. Le metastasi del SNC sono molto rare” – spiegano i ricercatori nella discussion del caso (Lal D, Misiura M, Adeel W, et al. (August 19, 2023) Brain Metastases With Malignant Peritoneal Mesothelioma: Never Reported Before. Cureus 15(8): e43744. doi:10.7759/cureus.43744).
La probabilità che si formino metastasi al sistema nervoso centrale, per la totalità dei casi di mesotelioma maligno diffuso (considerando una popolazione di 700 casi analizzati) è del 2,7%. “La maggior parte dei casi era correlata alla variante sarcomatoide o mista, ma nessuno è stato segnalato con mesotelioma peritoneale“.
Metastasi al cervello su mesotelioma peritoneale, descrizione

Il mesotelioma è molto aggressivo quanto raro; in precedenza le metastasi al cervello erano state rilevate su mesotelioma pleurico. Già di per sé un tumore rarissimo causato dall’esposizione all’amianto, con una ancora più rara forma di metastasi. Stavolta è il primo caso al mondo segnalato.
La rilevazione arriva dagli USA. Nel 2020 un uomo di 59 anni si è presentato in ospedale a seguito di perdita di peso e dolore addominale. Aveva una massa epatica (11,5 x 8 cm), identificata alla biopsia come carcinoma sarcomatoide, risultato poi fortemente positivo per AE1/AE3, GATA3 e CK7 ma negativo per calretinina, S100, CK20, TTF-1, CK20, p40, CA-19-9, CDX2. Successiva PET e biopsie hanno sollevato il sospetto di mesotelioma peritoneale maligno, confermato poi anche dopo una epatectomia parziale per debulking (citoriduzione), con positività per D2-40.
Cura del mesotelioma, il futuro nell’immunoterapia
Nonostante tre cicli di chemioterapia, il cancro del paziente è progredito localmente e nel settembre 2020 i medici hanno attivato il mix di ipilimumab e nivolumab sulla base dello studio clinico CheckMate-743. Ottima la risposta al trattamento.
Due anni dopo, nel giugno 2022, gli impianti peritoneali erano peggiorati e si è proceduto a resezione chirurgica completa seguita da un singolo agente Nivolumab. A gennaio 2023, lo stesso paziente lamentava mal di testa acuto e la massa cerebellare sinistra evidenziata agli esami si è confermata metastasi di mesotelioma maligno. Purtroppo la prognosi con metastasi cerebrali su mesotelioma è oggi sempre infausta. Dopo le radiazioni cerebrali e dopo la chirurgia, la malattia è comunque progredita nel cervello e tre medi dopo è sopraggiunta la morte.
Le conclusioni dei ricercatori portano al fatto che nonostante una cattiva prognosi, con l’uso dell’immunoterapia, i pazienti con mesoteliomi maligni vivono più a lungo. “Sfortunatamente, la sopravvivenza mediana dei pazienti con metastasi cerebrali dovute a mesoteliomi maligni è di circa tre mesi. Questo caso evidenzia l’importanza di riconoscere precocemente le metastasi cerebrali con mesotelioma peritoneale maligno e di cercare opzioni di trattamento diverse rispetto alla resezione chirurgica convenzionale e alla radiazione cerebrale“.
Mesotelioma e amianto, l’impegno ONA
I casi di mesotelioma in Italia sono raccolti nel VII Rapporto ReNaM. L’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA – Osservatorio nazionale amianto, ne “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022” spiega i rischi legati all’amianto e riassume i dati anche sulle altre patologie asbesto correlate, come il tumore del polmone, e gli altri tipi di cancro a laringe, faringe, colon e alle ovaie; asbestosi e placche pleuriche.
L’Ona e il presidente avv. Bonanni supportano le vittime di amianto e i loro familiari per far valere i loro diritti, e si battono per la prevenzione soprattutto in tema di bonifiche. Ci sono infatti ancora migliaia di siti contaminati e spesso non si sa. Per consultare la mappa e fare segnalazioni, si può scaricare l’App gratuita messa a disposizione dall’ONA. Per consulenza e contatti, si può chiamare il numero verde 800.034.294.