Con decine di milioni di tonnellate di amianto ancora in circolazione, è purtroppo facile e frequente incappare in storie di abbandono di rifiuti pericolosi. Oltre alle notizie di bonifica che interessano costantemente diverse regioni del Paese, non mancano anche racconti di tutt’altro segno che parlano di inciviltà e rischio ambientale.
Aiello del Sabato, amianto nel cuore dell’Irpinia
In una zona del comune è stato rinvenuto un deposito illecito di rifiuti speciali, tra cui pericoloso amianto. A scoprire l’accaduto la Guardia Agroforestale Italiana, che ha immediatamente avviato le procedure investigative. Andrea Palmese, Dirigente Regionale della G.a.i. ha coordinato l’iniziativa. Dopo aver effettuato un sopralluogo ha deciso di procedere con una formale denuncia inoltrata al Sindaco di Aiello del Sabato, alla Polizia Municipale, alla Procura di Avellino e ad altri enti incaricati della protezione ambientale e della salute pubblica, come ARPA Campania e ASL Avellino.
Sono in corso le indagini da parte dei Carabinieri Forestali per individuare i responsabili dell’illecito. Gli accertamenti si stanno concentrando su eventuali movimenti sospetti registrati in zona, la presenza di telecamere di sorveglianza, nonché sulle caratteristiche dei rifiuti stessi.
Ex Firsat a Moncalieri, ora scatta la messa in sicurezza definitiva
Notizia positiva invece a Moncalieri, dove si chiude una fase lunga e complessa con il massiccio intervento di bonifica all’interno dell’area dismessa dell’ex stabilimento Firsat. In totale, rimosse oltre mille tonnellate di rifiuti, molti dei quali classificati come pericolosi. Ora il Comune è pronto ad avviare una nuova fase: bloccare gli accessi alla struttura per impedire ulteriori occupazioni abusive e scongiurare nuovi scarichi illeciti. Il costo complessivo delle operazioni, tra risorse già spese e fondi in via di stanziamento, arriva a circa 750 mila euro.
Ex colonia Torino: 70 giorni per contenere i rischi ambientali
Avviati gli interventi per mettere in sicurezza l’area situata di fronte all’ex colonia Torino, nel comprensorio SIN/SIR apuano. Dopo anni di attese e rallentamenti, siamo finalmente alla svolta operativa: mercoledì Sogesid Spa ha formalmente affidato i lavori alla ditta Gsc General Service and Constructions. Il cantiere avrà una durata prevista di 70 giorni e si concentrerà sulla realizzazione di una scogliera e sulla copertura del terrapieno, con l’obiettivo di limitare i rischi derivanti sia dalla presenza di amianto, sia dai frequenti fenomeni erosivi e meteomarini che interessano l’area. Il tutto verrà eseguito cercando di non interferire con l’attività turistica della zona. Urgenza dell’intervento dovuta proprio al ritrovamento di frammenti di asbesto e alla pericolosità ambientale dell’area, soggetta all’azione delle mareggiate. Secondo quanto dichiarato dalla fonte, nonostante la presenza del materiale pericoloso fosse già segnalata nei documenti tecnici da tempo, solo ora si è riusciti ad avviare concretamente l’opera, anche a causa di diversi stop e rinvii. Interrotto un precedente tentativo quando, durante i lavori preliminari, erano emersi nuovi pezzi contaminati.
Rifiuti bloccano lo svincolo a Palermo, il Comune accelera per la riapertura
La bretella di Brancaccio, a Palermo, resta ancora chiusa per un accumulo di rifiuti, tra cui materiali sospetti contenenti amianto.
Secondo la fonte, l’assessore all’Ambiente Pietro Alongi ha assicurato che l’intervento è prioritario: «Non ci vorrà molto per sbloccare la situazione. Abbiamo già impegnato 100 mila euro e, se dovessero servire ulteriori fondi, li reperiremo. Si tratta di un intervento di somma urgenza.
La prossima settimana è atteso l’esito delle analisi effettuate dall’Asp 6, che dovranno stabilire la natura dei materiali rinvenuti.
“Se si confermerà che l’amianto è in forma compatta – continua Alongi – potremo procedere subito. I fondi per la Rap sono già pronti e serviranno a effettuare un intervento straordinario per la rimozione“.
Il quadro cambierebbe, però, se i campioni prelevati rivelassero la presenza di amianto friabile. In quel caso, tutta la massa di rifiuti sarebbe da trattare come materiale pericoloso, con un conseguente aumento dei costi: circa 500 mila euro. “Ma anche in quel caso, precisa l’assessore – l’amministrazione è pronta a muoversi rapidamente. Il sindaco è pienamente coinvolto e troveremo i fondi necessari senza ritardi”.
ONA: l’Italia che cambia
L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avvocato Ezio Bonanni stanno trasformando un pezzo alla volta la situazione italiana in merito alla gestione dell’amianto e alle conseguenze legali e sanitarie che derivano dalla sua esposizione. Grazie al suo impegno da almeno 30 anni, tanti cittadini civili e militari sono riusciti a ottenere giustizia, mentre la lotta contro le discariche abusive e l’inquinamento ambientale da amianto è diventata una battaglia di rilevanza internazionale.