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domenica, Febbraio 16, 2025

Lo Stato contro vittime del dovere

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Stato contro vittime: richiesta incontro Gentiloni

Nella Legge di Bilancio 2018 dello Stato sono ignorati i diritti delle vittime del dovere. L’Osservatorio Nazionale Amianto chiede un incontro urgente con il Presidente del Consiglio, On.le Paolo Gentiloni, e si appella al Presidente della Camera On.le Laura Boldrini e al Presidente del Senato, Senatore Pietro Grasso, perché sia posta i calendario la proposta di legge, avanzata da tutti i gruppi politici di codificare espressamente l’equiparazione delle vittime del dovere a quelle del terrorismo.

Vittime di uno Stato che non è stato in grado di tutelarle in vita, facendole esporre a polveri di amianto e non solo. Lo Stato, spesso indulgente, è invece implacabile nei confronti delle vittime del dovere e delle famiglie dei deceduti per motivi di servizio: la nuova finanziaria non codifica l’equiparazione delle vittime del dovere alle vittime del terrorismo e questo imporrà di proseguire nelle cause già in corso, per ottenere la piena soddisfazione e tutela dei diritti e delle vittime e dei loro familiari.

Le vittime del dovere, per motivi di esposizione ad amianto, debbono essere parificate alle vittime del terrorismo, con conseguente adeguamento degli importi e ulteriori diritti, quali prepensionamento per gli orfani e le vedove, così come confermato dalla Corte a SS.UU. Né è stato risolto, dal Legislatore, il problema della mancata liquidazione per coloro che al momento della morte del loro congiunto fossero economicamente dipendenti, una stortura inaccettabile, che ha portato la Magistratura, a tutti i livelli, a sanzionare il Ministero della Difesa e in ultima analisi lo Stato. Per questi motivi le cause proseguiranno”, dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente ONA.

Il peggiore dei trattamenti: la morte consapevole

Padri di famiglia, mariti, che dignitosamente ogni giorno si sono diretti a lavoro per poter garantire una vita serena alle persone care, ai quali è stato riservato il peggiore dei trattamenti: una morte “consapevole”. Cosa c’è di più brutto per sé e per i propri cari della consapevolezza della morte? Una rabbia che aumenta di giorno in giorno ancor di più sapendo che tutta questa sofferenza poteva essere evitata, se solo da parte delle istituzioni e del Governo ci fosse stata una maggiore attenzione nei luoghi di lavoro e di vita…Garantire un lavoro salubre dovrebbe essere la “normalità”.

Questo è inaccettabile: proseguirò quindi tutte le azioni in difesa delle vittime dell’amianto delle Forze Armate e del personale civile e militare, anche del comparto sicurezza, che nell’espletamento del servizio, in luoghi contaminati da amianto, hanno subito danni alla salute, in alcuni casi anche con morte prematura.

Per questi motivi, l’ONA, Comitato Vittime del Dovere, ONA ONLUS, chiede un immediato incontro al Premier Gentiloni affinchè venga posta in calendario la proposta di legge che sani quello che il Ministero della Difesa definisce un vuoto normativo, o meglio che tolga al Ministero della Difesa il pretesto per proseguire nelle azioni giudiziarie contro le vittime del dovere che, già in prima istanza ottengono il riconoscimento pieno dei loro diritti.

L’Osservatorio Nazionale Amianto ha costituito il Dipartimento Tutela Vittime del Dovere per Patologie Asbesto-Correlate, attraverso il quale ha sostenuto le iniziative del Comitato delle Vittime del Dovere di ONA Onlus ai fini del riconoscimento dei loro diritti di natura previdenziale, con equiparazione, anche, alle vittime del terrorismo.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare anche l’apposita sezione dello Sportello Nazionale Amianto o contattare il numero verde gratuito: 800 034 294.

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