Presso la IV Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale della Lombardia, guidata dal consigliere Marcello Ventura, è stato intrapreso l’esame del progetto di legge dedicato alla “Guida alla selezione dei DPI respiratori per lavori con esposizione all’amianto”.
L’iniziativa è originariamente proposta dal consigliere Giorgio Bontempi e sostenuta da Fratelli d’Italia. Mira a rafforzare la tutela dei lavoratori impegnati in attività di bonifica, manutenzione e smaltimento di materiali contenenti amianto.
Obiettivo della proposta
La legge intende creare uno strumento tecnico e operativo per guidare imprese e operatori nella corretta scelta, gestione e manutenzione dei dispositivi di protezione individuale (DPI).
Il documento nasce in collaborazione con ATS (Agenzia Tutela della Salute), ARPA Lombardia, INAIL e con il sistema formativo regionale. Questo per garantire standard uniformi e aggiornati in tutto il territorio per la sicurezza amianto.
L’obiettivo principale è prevenire i rischi legati all’inalazione di fibre di amianto. Per fornire istruzioni chiare sull’utilizzo dei DPI respiratori più adeguati in base al tipo di lavorazione, alla concentrazione delle fibre e alle condizioni ambientali.
Scelta corretta dei DPI: indicazioni pratiche sicurezza amianto
Secondo le buone pratiche indicate anche nelle linee guida tecniche nazionali, la selezione dei DPI deve essere basata su una valutazione precisa del rischio.
Nei lavori di bonifica o manutenzione su materiali contenenti amianto, devono essere sempre disponibili maschere filtranti, tute protettive e guanti certificati per garantire la massima protezione.
È importante che:
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i filtri respiratori siano conformi alle norme EN 149 o EN 143, con livello di protezione adeguato (FFP3 o P3 per esposizioni dirette);
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le tute monouso siano della giusta taglia per ogni operatore, evitando modelli troppo larghi o stretti che possano limitare i movimenti o strapparsi;
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i dispositivi usati vengano sostituiti regolarmente secondo le istruzioni del produttore e smaltiti come rifiuti contaminati.
Tutela dei lavoratori e responsabilità delle imprese
Il progetto di legge quindi ribadisce la responsabilità dei datori di lavoro nella fornitura dei DPI più idonei e nel garantire una formazione continua per il personale.
Ogni addetto che entra in un’area contaminata deve essere equipaggiato, istruito e monitorato durante l’intera fase di lavoro.
Le imprese che operano nella bonifica dell’amianto dovranno inoltre rispettare requisiti di qualificazione professionale, come indicato nelle più recenti normative tecniche e nel manuale di riferimento del settore (“La bonifica dell’amianto – Guida per la qualificazione delle imprese”, EPC Editore).
Questi standard contribuiscono a ridurre gli errori operativi e a garantire la sicurezza sia degli addetti che della collettività.
Leggi qui la proposta di legge:



