Per oggi, eccovi un piccolo flash back dell’inferno. Sì, quando si aspetta la Metro a Roma vuol dire che si è arrivati al binario, superando ogni sorta di possibile rischio o vessazione, dai venditori abusivi, ai borseggiatori, dai cantastorie, ai tornelli guasti, dalle scale mobili non funzionanti, ai WC chiusi, dal pattume ovunque, ai sedili per l’attesa sporchi, dai cestini per i rifiuti rigurgitanti, ai graffiti coprenti le indicazioni…
Roma o inferno
? il silente degrado del sottosuolo
Ma poi il dubbio: arriverà la Metro più nuova, sempre lercia, ma più confortevole e sicura, o quella vecchia, stravecchia con vagoni separati, lurida e totalmente a rischio? A Roma dicono: “A chi tocca non se ingrugna!” E così, due anni fa, ad una signora bielorussa era andata male, molto male, con il conduttore che pranzava alla guida del mezzo, niente altro che nello stile complessivo dell’intrapresa.

Ci voleva un bel coraggio ad incaricare qualcuno dell’Azienda per fare indagini e prendere provvedimenti. Quell’evento non era altro che la tessera di un mosaico dell’orrore, del degrado annunciato da anni ed assolutamente fuori controllo, come il resto dei servizi pubblici della Capitale, le strade, i giardini, i parchi, gli immobili.
La metro di Roma, un girone dell’inferno

Alla fine, i migranti clandestini, economici e fuggiti dalle guerre faranno ricorso al Tribunale dei Diritti dell’Uomo e chiederanno i danni a noi per essere stati truffati, per essere stati scaraventati – a pagamento e loro malgrado – in un girone infernale peggiore di quello da cui provenivano.
A cura del Dott. Ruggero Alcanterini direttore “L’Eco Del Litorale” ed editorialista di “Il Giornale sull’amianto”.
La presenza di amianto nella metropolitana
Nelle metropolitane di Roma si riscontra la presenza di un’alta componente di materiali di amianto. La sua capacità cancerogena è confermata dalla monografia IARC. Ciò si evidenzia in corso della causa riguardante la morte del sig. Vincenzo Cecchini, dovuta al tumore del polmone. Il sig. Cecchini, deceduto in data 22.07.2011, è stato esposto a polvere e fibre di amianto, per tutto il periodo di servizio, cioè dal 1981 al 2011.
L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni hanno ottenuto il riconoscimento INAIL di malattia professionale. E adesso l’Avv. Ezio Bonanni ha messo in mora la metropolitana di Roma. Il Tribunale di Roma ha condannato la metropolitana di Roma al risarcimento del danno, sia per il danno iure hereditario che per quello iure proprio.
Sia le carrozze sia i mezzi di trazione, le stesse gallerie, le scale mobili avevano componenti in amianto. Perciò tutti i dipendenti della metropolitana di Roma e dell’ATAC hanno subito esposizioni ad amianto superiori alle 100 ff/ll. Sussiste quindi il diritto ai benefici contributivi e al prepensionamento.
I servizi di assistenza ONA
L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni tutelano i diritti di tutti i cittadini e lavoratori esposti e vittime dell’amianto e altri cancerogeni. L’associazione, con il pool di tecnici, assiste i cittadini per la bonifica e messa in sicurezza dei siti contaminati (prevenzione primaria). In caso di esposizioni ad asbesto ed altri cancerogeni, si può chiedere il servizio di assistenza medica gratuita (prevenzione secondaria).
Infine l’ONA guida anche il pool di legali, per la tutela di tutti i diritti delle vittime di malattia professionale.