Discarica Sannazzaro de’ Burgondi lontano dai centri abitati
“Il Governo Nazionale deve intervenire e lo può fare anche con un decreto d’urgenza, per dettare nuove regole che valgono per la discarica di Sannazzaro de’ Burgondi e per il resto d’Italia: mai più discariche di amianto e/o di rifiuti cancerogeni e tossico-nocivi a contatto con i centri abitati e con i centri industriali”.
Ecco perché ONA non condivide che la discarica di amianto sia realizzata nel comune di Ferrera Erbognone, contigua allo stabilimento Eni nel quale lo scorso primo dicembre si è verificato un pauroso incidente.
L’Associazione e l’avvocato Ezio Bonanni confidano così tanto nell’impegno dell’On. Chiara Scuvera, presente alla conferenza del 14 gennaio 2017, da lanciarle un appello perché si faccia portavoce presso il Governo Nazionale di una modifica legislativa che intanto uniformi la legislazione in tema di discariche e in secondo luogo perché il Governo intervenga con una decretazione d’urgenza che risolverebbe anche i problemi dei cittadini legati alla discarica amianto Ferrera Erbognone, Sannazzaro e altri comuni limitrofi.
I Governi, nel corso degli ultimi anni, sono intervenuti in più occasioni con decretazioni d’urgenza che hanno allargato le maglie rispetto ai divieti e tale tendenza, particolarmente rilevante per la città di Taranto, epicentro di un fenomeno epidemico né più né meno che di quello in atto in provincia di Pavia, tristemente famosa perle stragi da amianto a Broni come in altri centri.
La tesi sostenuta dall’Avvocato Bonanni
Si tratta di tesi, quelle dell’Avv. Ezio Bonanni, che trova estimatori e sostegno anche nel PD. Infatti, l’On. Michele Emiliano, magistrato e presidente della Regione Puglia, nelle liste del PD, è intervenuto al convegno ONA che si è celebrato presso la sede della Provincia di Taranto lo scorso 14 ottobre 2016 e ritenere corrette le tesi sostenute dall’Avv Ezio Bonanni e dall’ONA.
Le preoccupazioni dei cittadini di Ferrera Erbognone, Sannazzaro De Burgondi e di altri comuni del territorio della Lomellina interessati dalla discarica di amianto, sono tutt’altro che infondate, specialmente dopo l’ulteriore episodio del 1 dicembre quando, dalla raffineria di Sannazzaro De’ Burgondi, si sono levate fiamme altissime. La parte dello stabilimento andata a fuoco è contigua alla discarica di amianto che si vorrebbe far realizzare.
Una discarica lontano dai centri abitati
L’Osservatorio Nazionale Amianto, dopo essersi fatto promotore dell’assemblea pubblica dello scorso 14.01.2017, alla quale hanno partecipato circa 1.000 persone di cui circa 500 gremivano l’interno del teatro, ed altri sono rimasti perfino fuori, con 20 sindaci, parlamentari nazionali ed europei, continua il suo impegno a favore dei cittadini per sostenere la loro istanza di applicazione del principio di precauzione. In sostanza, non si nega il diritto all’imprenditore di svolgere il suo lavoro e di fare affari, ma si chiede soltanto che la discarica venga realizzata in un territorio lontano dai centri abitati e soprattutto a debita distanza dalla raffineria ENI e dagli altri siti a rischio di incidente rilevante.
L’ONA si farà promotore, unitamente ai sindaci, di una richiesta di incontro al Ministro della Salute, al Ministro degli Interni e al Ministro dell’Ambiente affinché lo Stato si doti di norme che possano permettere la tutela della salute e dell’ambiente nel rispetto di precauzione.
Nel frattempo, va avanti la petizione dei cittadini avanzata agli organi comunitari affinchè venga istituita una procedura di infrazione a carico della Regione Lombardia e e della Repubblica Italiana per la violazione delle norme comunitarie in relazione all’utilizzo di amianto in generale e in alcuni siti e al rischio di incidente anche in relazione alla non applicazione del principio di precauzione per il caso concreto costituito dalla prossima realizzazione della discarica di Sannazzaro De’ Burgondi.
Intanto si affollano le diverse interrogazioni, sia al Parlamento nazione (come quella dell’On. Chiara Scuvera), sia quella depositata dall’europarlamentare Laura Agea al Parlamento Europeo, avendo tutte ad oggetto la discarica di Sannazzaro De’ Burgondi, come si evince dal link.