Sicilia: Biancavilla, la strage da fluoroedenite

La fluoroedenite, fibra asbestiforme, continua a mietere vittime.
Questa volta l’Osservatorio Nazionale Amianto porta alla luce il caso della sig.ra M.C., residente a Biancavilla, che assistita dall’Avv. Ezio Bonanni ha costituito in mora la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Salute e la Regione Sicilia.
L’Osservatorio Nazionale Amianto si augura che la Regione Sicilia mostri finalmente uno scatto di reni, dopo il torpore della precedente Giunta, cieca e sorda, ai problemi della città etnea, e alla strage per malattie asbesto correlate, causate dalla fluoroedenite della cava di Monte Calvario.
La Sig.ra M.C. ha contratto una grave patologia fibrotica che non ha altre origini se non l’esposizione alla fluoroedenite, ed è ora che ci sia una legge che prenda atto che le fibre di fluoroedenite, poiché asbestiformi, hanno gli stessi effetti dannosi per la salute degli altri minerali di amianto.
Questa lacuna va sanata.
“Lo Stato, il Ministero della Salute, e la Regione Sicilia, non possono continuare a dormire, e la Sicilia, per lo Stato Italiano non deve essere una colonia. Quando ci fu la l’unità d’Italia le città etnee aderirono con slancio alla nuova idea di nazione, e dopo lo schiaffo di Bronte, questo di Biancavilla e la strage di fluoroedenite sono un’altra ferita che deve essere sanata”, dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
Le dichiarazioni del Sig. Calogero Vicario
“A questo punto, visto che Crocetta è stato cieco, sordo e muto rispetto al problema fluoroedenite e al problema amianto nell’Isola, è giusto agire con un’altra azione legale, richiesta a gran voce dalle popolazioni di Biancavilla, e in generale della Sicilia orientale, per cui confidiamo che ben presto lo Stato Italiano, il Ministero e la Regione Sicilia debbano essere trascinati in Tribunale. Confidiamo in un autorevole intervento del nuovo Presidente della Regione. L’ONA, in passato, ha già sollevato il problema della pericolosità e dei decessi causati da fluoroedenite, coinvolgendo anche il comitato tecnico scientifico. Adesso è arrivato il momento che qualcuno ci ascolti”, dichiara il Sig. Calogero Vicario, coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Amianto Sicilia.
“Biancavilla, cosi come il triangolo della morte, rappresenta un’inqualificabile assenza dello Stato che da questa Sicilia ha un prelievo fiscale di almeno 35 miliardi di euro, senza alcun ritorno. E’ chiaro che bisogna verificare il perché di tutti questi decessi e si dovrebbe attivare seriamente il Centro di Augusta per monitorare, non solo i cittadini di Biancavilla, ma tutti i siciliani. Evitiamo che questa strage prosegua nel silenzio assordante delle forze politiche istituzionali”, dichiara l’On.le Pippo Gianni, estensore della legge sull’amianto e componente del comitato tecnico scientifico ONA.
L’Osservatorio Nazionale Amianto è a disposizione dei cittadini per fornire maggiori informazioni e/o offrire assistenza. E’ possibile contattare il Sig. Calogero Vicario, coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Amianto Sicilia, al numero 333/6678738 oppure inviare una mail all’indirizzo osservatorioamianto@gmail.com.
Dunque quali sono i numeri della strage?
Secondo l’ufficio di Igiene Pubblica del Comune di Adrano sono 53 i decessi tra il 2008 e il 2015 che si contano a Biancavilla per tumore alla pleura, membrana che riveste i polmoni. Si tratta di un numero cinque volte maggiore rispetto alla media nazionale.
Il paese, in provincia di Catania, alle pendici dell’Etna è purtroppo associato al mesotelioma, tumore polmonare che ha colpito molti abitanti. L’incidenza di questo tumore nel centro etneo è superiore al resto della Sicilia.
Per ulteriori informazioni visita il sito istituzionale dell’Osservatorio Nazionale Amianto dove è possibile consultare anche l’apposita sezione dello Sportello Nazionale Amianto, in alternativa puoi contattare il numero verde gratuito: 800 034 294.