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sabato, Aprile 26, 2025

Vitaliana Carnesecchi, 60° AICS e impegno civile

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Vitaliana Carnesecchi, Editoriale a cura di Ruggero Alcanterini, direttore de “L’Eco Del Litorale”

Nel ricordare Giampaolo Lenzi, per anni nostra pietra angolare, sino a divenire C.T. della FIDAL, facevo riferimento ai successi conseguiti sul campo con l’AICS ai GIOCHI HAPOEL nel 1966, in Israele.

In questi giorni ricorre la “shoah“. E’ con nostalgia ed emozione che ricordo quel clima particolare che trovammo dall’8 al 10 maggio nel Kibbutz di Givat Haim. Si celebrava contestualmente il Congresso del CSIT.

In quella occasione la nostra delegazione era guidata dal Presidente della Giunta Nazionale, Enrico Guabello e dalla Responsabile della Comunicazione, Vitaliana Carnesecchi (insieme nella foto), oltre al Tesoriere Tita Falchi.

In quella circostanza, Vitaliana, ex atleta dell’ASSI Giglio Rosso, compagna di club e coetanea di Margherita Hack, nell’Associazione da due anni, era reduce da una lunga importante esperienza internazionale. Rappresentava l’Unione Donne Italiane in Cina, Germania, Russia, Svizzera, Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia. E propose ai delegati degli otto paesi partecipanti di svincolare l’antica Organizzazione internazionale di sport e tempo libero dei lavoratori, il CSIT appunto, dallo stereotipo prevalentemente agonistico. Voleva proiettarlo in una dimensione nuova nell’area democratica, sulla base di valori incontrovertibili di libertà e giustizia sociale, una via poi intrapresa con successo.

Vitaliana Carnesecchi, sopravvissuta alle difficoltà vita

Ma perché oggi ho deciso di proporvi il personaggio Vitaliana Carnesecchi? Perché lei è sopravvissuta alle grandi difficoltà della vita. Ha raccolto via via il testimone da altre donne, come Rita Montagnana, Nilde Jotti, Giglia Tedesco Tatò e la stessa Margherita Hack (scomparsa otto anni fa). Donne che hanno fatto la storia dell’associazionismo e della società civile, senza confini geopolitici, culturali, religiosi.

Vitaliana Carnesecchi, che è stata anche insegnante era legata da amicizia e reciproca stima con Tina Anselmi. Operativa nell’AICS sino ai primi anni novanta, ispirava un importante sentimento di considerazione e rispetto. Era ancora attiva e combattiva, sopravvissuta ai suoi familiari e sola, novantatreenne era divenuta pendolare tra ospedali, cliniche e case di accoglienza. Qui sarebbe stato difficile mantenere la propria memoria e la propria identità. Se non attraverso testimonianze d’affetto e sostegno morale, prima ancora che materiale, da parte di chi aveva condiviso con lei decenni di comune impegno a favore della collettività attraverso lo sport e la cultura.

Vitaliana era la rappresentante ideale di quel milione di italiani novantenni che non devono essere dimenticati, ma semmai straordinariamente sostenuti. Era il 2015 e con mia sorella Paola credevamo a ragione di aver percepito per lei, sofferente come la Hack di difficoltà cardiorespiratorie, il suono liberatorio e stimolante al contempo della campanella. Quella che in atletica segnala l’imminente conclusione della gara.

Nasce il gruppo “Forza Vitaliana”

Per questo, ritenemmo di doverle dare l’incitazione a non mollare e il sostegno che meritava in quel momento. Per questo, pensammo alla creazione di un Gruppo “Forza Vitaliana”. Iniziammo così un viaggio che avrebbe ripercorso la sua e la nostra storia dal 1922. Viaggio che ancora continua.

Nel frattempo, lei, come la “stellare” Margherita, ci hanno lasciato eredità esemplari, fatte di memorie indelebili e consolidate nel nostro DNA, a supporto di valori che non possono essere ignorati. Valori che devono essere considerati essenziali per una società che ambisce ad essere civile. Ispirata agli stessi principi e ideali nello sport, come nella professione, nell’impegno sociale attraverso la scienza, la comunicazione, l’associazionismo…

ONA – Osservatorio nazionale amianto

L’ONA – Osservatore nazionale amianto, è un’associazione che si occupa della tutela di cittadini e lavoratori esposti all’amianto. L’asbesto, altro nome con cui è conosciuto questo pericoloso materiale, causa infiammazioni e tumori. Tra questi il mesotelioma e altre patologie asbesto correlate.

I dati aggiornati relativi alle morti per asbesto si possono trovare nell’ultima pubblicazione dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’ONA: “Il libro bianco per le morti di amianto in Italia – ed. 2022”. E sul VII Rapporto ReNaM dell’INAIL.

L’ONA fornisce alle vittime e alle loro famiglie assistenza legale gratuita, ma anche assistenza medica.

Ha realizzato anche una App per le segalazioni di siti in cui è ancora presente.

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Numero verde ONA

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