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venerdì, Aprile 19, 2024

Vespe e calabroni: le trappole alimentari che non fanno male alle api

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Le vespe e i calabroni si possono allontanare con trappole alimentari non pericolose per le api.

Vespe e calabroni: gli antagonisti delle api

Alla famiglia delle vespe appartengono vari insetti antagonisti delle api. I più diffusi nel nostro Paese sono i calabroni europei comuni (vespa crabro). 

Al Sud Italia, in Maremma e a Trieste, troviamo anche la vespa orientale (vespa orientalis) che, nonostante il nome, è un insetto autoctono in Europa.

Calabroni autoctoni 

I calabroni autoctoni, attaccano le api sopratutto nel periodo estivo. L’insetto adulto in genere non si nutre di api, ma le sue larve sono carnivore. Preda le api per sfamare la prole.

Di solito attaccano le api bottinatrici mentre svolazzano in cerca di polline, oppure le attendono nei pressi dell’alveare.

In certi casi, si spingono fino al suo interno, attratti dal miele.

Se ciò avviene, le api guardiane si attivano per difendere l’arnia, creando un vero e proprio “esercito”, ma purtroppo, lo stress può causare la loro moria.

Calabrone asiatico, noto come “vespa velutina” 

Oltre alla specie autoctona, gli apicoltori stanno cercando di difendersi anche dagli attacchi del calabrone asiatico (vespa velutina). Questa specie particolarmente aggressiva, soprannominata “killer”, è stata introdotta incautamente in Europa negli ultimi anni. 

La vespa velutina si differenza dai calabroni comuni, per le dimensioni (è più piccola) e per le caratteristiche zampe gialle. 

Anche lei attacca le api per nutrite le larve, ed è decisamente più pericolosa degli insetti autoctoni (ecco perché si chiama “calabrone killer”).

A differenza del calabrone europeo, la velutina sosta in “volo d’elicottero” sulle arnie, puntando alle bottinatrici che rientrano. Questa tattica costringe le api a serrarsi in assedio.

Alla lunga, non potendo uscire alla ricerca di cibo, l’intero sciame finisce per indebolirsi.

Vespa
Vespa

Come allontanare le vespe e i calabroni in maniera indolore 

Il fatto che i calabroni autoctoni predino le api, non significa che siano dei nemici da sterminare. Sono semplicemente degli “antagonisti”, che in ogni caso svolgono un importante ruolo ecologico.

Vanno tuttavia limitati (sempre nel rispetto della specie), per evitare un sovrappopolamento pericoloso.

Diverso il caso della vespa velutina. Essendo un insetto alloctono, (da ἄλλος “altro”, e χθών “suolo/terra”), la sua presenza deve essere monitorata e contenuta, perché non è prevista nel nostro ecosistema.

Non trovandoaltri “competitors” in natura, riesce infatti a diffondersi in modo incontrollato e a pagarne le conseguenze sono le api.

Le trappole alimentari 

Per allontanare vespe e calabroni ci sono diversi rimedi. Molti di questi (in particolare gli insetticidi) potrebbero tuttavia arrecare gravi danni alle api.

Volendo salvaguardare questi insetti importantissimi per l’impollinazione, che oggi sono a rischio a causa di inquinamento e pesticidi, possiamo utilizzare dei rimedi naturali. 

In agricoltura biologica si usano sostanze naturali, quali: azadiractina, spinosad, piretrine. 

Purtroppo si tratta di prodotti poco selettivi, che oltre alle vespe potrebbero uccidere insetti utili.

ll trappolaggio alimentare è invece un sistema decisamente più ecologico, visto che si realizza creando esche da posizionare all’interno di una bottiglia di plastica. 

La trappola (con relativa esca), si dovrà appendere poi alla chioma delle piante da frutto. L’area da proteggere andrà infine presidiata con un numero consono di trappole.

Ovviamente occorre un attrattivo che piaccia ai calabroni ma non alle api. Attenzione dunque a non sporcare all’esterno la trappola di miele. Oltre a essere un sistema pericoloso, si rischia di uccidere molte api.

Una questione di tempi

Il metodo della trappola alimentare, funziona se adottato in via preventiva e non in risposta a una presenza massiccia dell’insetto.

Bisognerà dunque disporre le trappole a inizio stagione (tra febbraio e marzo). Le vespe, come molti altri insetti, svernano infatti al riparo ed escono nell’ambiente con l’arrivo della primavera.

Anche se nelle prime settimane sarà possibile catturare solo pochi esemplari, prendere i primi individui, fa sì che si possano intercettare le regine nel momento in cui vanno a formare una nuova colonia. Fermare una regina significa evitare che generi fino a 500 insetti.

Nel frutteto, mettere le trappole prima che vi siano i frutti disponibili significa dare all’esca la massima efficacia. Aspettando invece la maturazione dei frutti, si rivelerà solo un alimento zuccherino tra i tanti disponibili nell’ambiente.

Tre facili ricette 

Per catturare le vespe con la trappola alimentare, la cosa migliore è preparare un’esca a base di zucchero. 

A seguire tre ricette collaudate per calabroni e vespa velutina.

Ricetta all’aceto

  • 400 ml di acqua
  • Un bicchiere di aceto di vino rosso
  • 2 cucchiai di zucchero

Ricetta vino e sciroppo

  • 500 ml di vino bianco dolce (oppure addolcito con zucchero)
  • 20-30 ml di sciroppo di menta

Ricetta con birra

  • 500 ml di birra
  • 1 cucchiaio di zucchero

Le dosi di queste ricette sono per circa mezzo litro di esca.

L’esca mantiene la sua capacità attrattiva per 15-20 giorni. E’ dunque indispensabile controllarle e sostituire l’attrattivo, in modo da tenere la protezione sempre attiva. Meglio far manutenzione ogni due o tre settimane.

Fonti

Blog Orto da coltivare di Matteo Cereda

ONA in difesa delle api e dell’ambiente

L’Osservatorio Nazionale Amianto, presieduto dall’avv. Ezio Bonanni, si batte per l’ambiente e per la tutela delle api.

L’Ona assiste altresì le vittime dell’amianto e le loro famiglie, con un’assistenza legale e medica e lavora per la mappatura dei siti ancora contaminati, anche attraverso l’App creata appositamente.

I lavoratori e i cittadini possono chiedere una consulenza gratuita utilizzando lo sportello on-line, o contattando il numero verde 800 034 294.

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