L’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, interverrà domani, venerdì 25 novembre 2022, al Summit annuale del “World protection forum”. Per la sua quarta edizione l’evento si terrà a Venezia, con importanti appuntamenti anche nella giornata di sabato.
L’obiettivo dell’incontro di uomini delle istituzioni, scienziati, economisti e professionisti – spiegano gli organizzatori – è quello di “concentrare insieme in modo concreto tutte le iniziative volte a proteggere le persone, le aziende e il pianeta in cui viviamo”. Le due giornate assumono un’importanza ancora maggiore in questo periodo storico, in cui l’umanità è circondata da rischi, i cui effetti sono crescenti su ogni fronte, sociale, sanitario, economico, ambientale e digitale.
La manifestazione avrà il patrocinio del Comune di Venezia, in occasione della Città in Festa. Promuoverà, inoltre, il lancio degli Stati Generali della Sostenibilità del giornalista Massimo Lucidi. Proprio in questo contesto il presidente dell’Ona presenterà la sua esperienza nella lotta all’amianto e a tutti i cancerogeni.
Tutti i rischi legati all’amianto
L’amianto è un rischio subdolo, per troppi anni sottaciuto, che ancora oggi causa mesotelioma, tumore del polmone e tante altre patologie asbesto correlate. E che causa oltre 7mila morti l’anno soltanto in Italia. Molte di più di quelle registrate nel VII Rapporto ReNaM dell’INAIL che conteggia i soli casi di mesotelioma. Per saperne di più è possibile consultare l’ultima pubblicazione dell’avvocato Bonanni: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022”.
L’asbesto, altro modo di chiamare l’amianto, rappresenta però per il presidente Ona l’esempio palese di come, se non si rispetta l’ambiente e la sicurezza degli esseri umani, in nome del profitto, si rischia di provocare danni al territorio e innumerevoli decessi assolutamente evitabili e profondamente ingiusti.
World protection forum: proteggere l’uomo dai rischi
Tornare indietro, come nel caso emblematico dell’amianto, può diventare poi quasi impossibile. Per bonificare tutti i siti contaminati – se le bonifiche iniziassero oggi – ci vorrebbero oltre 80 anni. Le nuove esposizioni in questi anni e in quelli a venire purtroppo continueranno a provocare altre malattie e altri decessi. Questo vale per l’ambiente, ma anche per gli stessi rapporti umani e tra i Paesi del mondo. Alla base dell’agire deve esserci quindi la volontà di “proteggere l’uomo dai rischi in ogni contesto della vita”.
Il “World protection manifesto”
È questa la volontà di chi sottoscrive il “World protection manifesto” che esplicita come il “World protection Forum” porti avanti ogni azione possibile attraverso il lavoro di ricerca scientifica e di divulgazione corale a livello internazionale.
Agli Stati generali della sostenibilità parteciperanno anche Massimiliano Falcone, professore e stratega della comunicazione per SDGs, Adriano Ieva, amministratore delegato della Royal Bank of Scotland Business, Roberto Razeto, responsabile dell’Ufficio Affari Internazionali e Ranking dell’Università IULM, Riccardo Grassi, direttore generale e responsabile delle Politiche Editoriali, Piattaforma dei Cittadini sul Cambiamento Climatico e un Mondo Sostenibile, sostenuto dall’Unesco.
L’Annual summit sarà ospitato da SerenDPT, società benefit che ha il proprio quartier generale nel complesso dei Santi Cosma e Damiano, alla Giudecca. Qui la chiesa sconsacrata è stata valorizzata da un bellissimo restauro che la rende oggi fruibile anche al pubblico.
Tra i temi affrontati ci saranno quelli della sostenibilità, del riscaldamento globale e dell’inquinamento. Ma anche povertà, salute, disuguaglianze sociali. Così come sicurezza informatica, uguaglianza di genere e nucleare. La strategia è quella di anticipare i rischi per neutralizzarli.