Il 21 Febbraio è stato presentato nella Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri il Rapporto Ambiente del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). Un incontro per fare il punto sulla situazione ambientale nazionale e fornire dati utili alla progettazione di interventi scientifici mirati su questioni di particolare urgenza.
SNPA: un sistema a rete per proteggere il nostro ambiente
Il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente è una rete di enti nata con la legge n.132 del 28 giugno 2016, che ha il compito principale di monitorare lo stato dell’ambiente sul territorio nazionale. La sua attività si esplica attraverso il supporto tecnico-scientifico alle operazioni degli enti statali, regionali e locali che lavorano in campo ambientale. Inoltre attraverso l’organo del Consiglio SNPA (e di conseguenza tutti gli enti che rappresenta) esprime il proprio parere sui provvedimenti del governo sull’ambiente di natura tecnica.
Fondamentale risulta la sinergia con ISPRA, ossia l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) e APPA (Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente).
Gli indicatori ambientali
I dati raccolti dal rapporto sono frutto di un’analisi che si basa su ventuno indicatori ambientali, tra quelli che rappresentano le principali tendenze tematiche nell’ambito. Tra essi troviamo la questione climatica, i rifiuti e l’economia circolare, la qualità dell’aria e delle acque, la biodiversità, l’inquinamento acustico.
I dati del Rapporto Ambientale
Sulla questione del cambiamento climatico il report evidenzia valori di anomalia della temperatura media italiana dal 1991 al 2020 spesso superiori a quelli della media globale. L’innalzamento della temperatura è stato inevitabile, nonostante una riduzione delle emissioni di gas serra negli ultimi trent’anni, in Italia, di circa un quinto rispetto al 1990. Il positivo calo delle emissioni è stato il prodotto di una diminuzione dei consumi energetici e delle produzioni industriali e di una crescita dell’energia da fonti rinnovabili.
Le diffusione della raccolta differenziata nel nostro Paese è in aumento di un punto percentuale, raggiungendo il 65% a livello nazionale.
Non sono confortanti, invece, le notizie sulla qualità dell’aria che, pur registrando una decrescita del livelli di inquinanti del 45% dal 2013 al 2022, comunque non rispetta i livelli di quantità raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’informazione ambientale è in crescita
Una nota molto positiva è rappresentata dall’informazione ambientale, che, secondo il Rapporto di SNPA, sta assumendo sempre maggiore importanza. Il web è divenuto un’arma vincente sotto questo punto di vista, poiché i contenuti disponibili online sono alla portata di tutti. Sono sorti numerosi prodotti divulgativi, oltre alla possibilità da parte delle testate giornalistiche di poter trasmettere notizie in tempo reale.
I social media permettono di riverberare le news anche su piattaforme “frequentate” da un pubblico giovane, catturando la sua attenzione. D’altronde l’ambiente è la casa che abitiamo ed è nel nostro interesse rimanere informati per custodirla nel migliore dei modi.