In tutto il mondo si stanno verificando cali preoccupanti delle popolazioni di uccelli
Uccelli: un gruppo a rischio estinzione
Gli uccelli (Aves, Linnaeus, 1758) sono una classe di “dinosauri teropodi” altamente specializzati.
Occupano tutti gli ambienti disponibili sulle terre emerse, inclusi i ghiacciai dell’Artide e dell’Antartide, le più alte montagne, le steppe più inospitali.
In base a diversi criteri di classificazione, il numero di specie di uccelli conosciute oscilla fra le 9000 e le 10.500, delle quali almeno 120 si sono ormai estinte.
Negli ultimi decenni, tra il Nord America (3 miliardi di unità), l’Australia e l’Europa (600 milioni) sono morti diversi miliardi di esemplari di uccelli.
In proporzione, nelle medesime aree ci sono anche più specie classificate a rischio estinzione rispetto alle aree tropicali.
Cosa minaccia gli uccelli?
Tra le principali minacce: il consumo di suolo, l’inquinamento, le malattie aviarie, i pesticidi, lo sfruttamento eccessivo.
1) La caccia indiscriminata ad esempio, sta mettendo sotto pressione 517 specie già a rischio estinzione.
A tal proposito, utile precisare che lo zigolo dal collare (Emberiza aureola), è passato dalla categoria “minor preoccupazione” a “in pericolo critico” nel giro di quindici anni.
2) Il riscaldamento globale, un motore emergente del declino della biodiversità aviaria, è invece la principale minaccia per altre 485 specie, che assistono impotenti alla scomparsa del loro habitat.
Tra questi il gufo delle nevi (Bubo scandiacus), impossibilitato a mimetizzarsi in una tundra sempre meno bianca.
3) Altro fattore che incide negativamente è la perdita dell’habitat. Il disboscamento e il prosciugamento delle paludi prima, e la presenza umana poi, stanno decimando specie un tempo abbondanti, come la tortora comune (Streptopelia turtur) in Europa, o il pappagallo cinerino (Psittacus erithacus) in Africa, gli zigoli (uccelli dell’ordine dei passeriformi), le allodole e le pavoncelle.
Uno studio evidenzia la preoccupante situazione
Oggi, ad aggiornarci sulla triste sorte degli uccelli è un nuovo studio dello State of the World’s Birds, pubblicato sulla rivista Annual Review of Environment and Resources.
I ricercatori hanno utilizzato i dati forniti dai singoli Paesi e le informazioni contenute nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).
I risultati rispecchiano quelli dell’ultima valutazione periodica di BirdLife International, che aveva indicato come una specie di uccelli su otto sia minacciata di estinzione.
Secondo gli esperti, attualmente sulla Terra esistono circa 11.000 specie diverse: il 48% di queste starebbero diminuendo drasticamente, mentre cresce solamente il 6% delle popolazioni. Nel 39% dei casi la specie è stazionaria e lo stato del 7% è ancora sconosciuto.
Le specie più a rischio estinzione sono quelle di grandi dimensioni. Anche quelle che impiegano più tempo per riprodursi, come gli albatros, le gru e i pappagalli, corrono seri pericoli.
Gli uccelli sono degli indicatori della salute ambientale.
Ricoprono un ruolo ecologico fondamentale, relazionato al loro numero ed alla caratteristica migratoria presente in numerose specie.
Tra i ruoli più importanti:
- Controllo degli insetti: li catturano al volo o sulle piante o a terra, anche allo stato larvale.
Questa peculiarità ha modellato sia le strutture, sia il comportamento degli uccelli, sia l’aspetto e la commestibilità degli insetti; - Impollinatori: nelle grandi foreste dei paesi equatoriali svolgono l’importante ruolo di impollinatori e in certe aree sono fondamentali per la dispersione dei semi;
- Ruolo ecologico: riportano sulla terraferma moltissimi nutrienti per i vegetali (fosfati e composti azotati). Successivamente, la decomposizione dei vegetali, gli escrementi e le spoglie degli animali terrestri danno origine a dei composti che finiscono nelle acque interne. Qui vengono utilizzati dalle alghe e dalle piante acquatiche e, attraverso i vari anelli della catena alimentare, entrano a far parte dei tessuti dei pesci;
- Una funzione “invisibile”. Attraverso la respirazione, gli uccelli mangiano particelle dannose nell’aria. In pratica pre-digeriscono sostanze nell’aria che per l’uomo sono indigeribili e velenose, poi le rilasciano al suolo come concime.
La preoccupazione degli esperti
Gli uccelli sono uno strumento molto importante per farci sapere di più sulla salute del Pianeta ha detto uno degli autori dello studio, il dott. Alexander Lees della Manchester Metropolitan University e del Cornell Lab of Ornithology
“Attualmente stiamo trattando le specie a rischio, ma non stiamo rallentando il flusso di specie che vanno verso l’estinzione”.
Uno degli altri autori dello studio, Kenneth Rosenberg del Cornell Lab (ora in pensione, sottolinea che “Dopo aver documentato la perdita di quasi 3 miliardi di uccelli nel solo Nord America, è stato sconcertante vedere che a livello globale si verificano gli stessi modelli di declino ed estinzione della popolazione. Poiché gli uccelli sono indicatori altamente visibili e sensibili della salute ambientale, sappiamo che la loro perdita segnala una perdita molto più ampia di biodiversità e minacce per la salute e il benessere umani”.
“Stiamo ora assistendo ai primi segni di una nuova ondata di estinzione di specie di uccelli distribuite a livello continentale. La diversità aviaria raggiunge il picco a livello globale ai tropici ed è lì che troviamo anche il maggior numero di specie minacciate”.
Con le loro migrazioni e i loro suoni, gli uccelli, per i biologi, sono più facili da monitorare e studiare rispetto ad altri animali. Proprio per questo ci permettono anche di vedere come le attività umane e la crisi ambientale stiano danneggiando la biodiversità ha poi concluso.
Cosa possiamo fare per tutelare gli uccelli
Il dott. Alexander Lees ritiene che per tutelare gli uccelli bisogna innanzitutto operare impedendo il degrado degli habitat.
Dalla protezione del territorio alle politiche che sostengono un uso sostenibile delle risorse, tutto dipende dalla volontà dei governi e della società di vivere fianco a fianco con la natura condividendo il nostro Pianeta.
Occorre poi potenziare l’informazione e sensibilizzare l’opinione pubblica, magari attraverso azioni di monitoraggio degli uccelli da parte delle singole comunità.
Sarebbe, infine, opportuno giocare in anticipo e intervenire adeguatamente a ricreare un ecosistema più sano, che crei rifugio e habitat per le diverse specie di uccelli.
Conclusioni
L’enorme responsabilità dell’uomo ed il senso di gratitudine verso il regno animale deve sostenere le nostre azioni. Si devono attuare dei piani in difesa della biodiversità degli uccelli, piantare siepi ed alberi e molto altro, al più presto.
Perché la vita di ogni essere vivente su questa terra è connessa con la vita di tutti gli altri. Non dobbiamo dimenticarlo.
Fonti
Nature. It
Antropocene.it