Il tumore alla laringe è una delle malattie provocate dall’amianto riconosciute dall’Inail nella Lista I. Quelle per le quali il nesso di causalità si intende provato per legge. È dimostrato, infatti, che l’asbesto provochi diverse neoplasie, prima tra tutte il mesotelioma.
Tumore contratto nello stabilimento di alluminio di Fusina
È così, a livello civilistico, molto probabile che un operaio che lavorò anche nello stabilimento di alluminio di Fusina, a Venezia, abbia contratto la neoplasia proprio sul posto di lavoro, dove respirava la fibra killer. Le aziende che hanno gestito lo stabilimento, spiega il giornale “La Nuova di Venezia e Mestre”, sono quasi tutte scomparse, tranne una la Montecatini Edison. E l’operaio, morto poi nel 2019, aveva lavorato per questa società per due anni.
Questo ha consentito alla famiglia di chiedere il risarcimento per la sofferenza subita dall’uomo e da tutti loro, per la sua perdita prematura. Se n’è andato, infatti, a soli 68 anni. Dopo una vita di lavoro, come tanti altri operai che hanno svolto la loro attività a contatto con il minerale cancerogeno, avrebbe potuto godersi la famiglia negli anni della pensione. Invece troppo spesso l’amianto non lascia scampo e, a distanza anche di 30, 40 anni dall’esposizione, colpisce. Lo ha spiegato bene il presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, l’avvocato Ezio Bonanni, nel suo: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022”.
Tumore alla laringe, risarcimento di 70mila euro
Il giudice del Lavoro ha ritenuto la Edison responsabile in solido con gli altri datori di lavoro della vittima e lo ha condannato a risarcire tutti i danni. Non avrebbe infatti esercitato il diritto di regresso, cioè di rivalersi verso gli altri condebitori solidali. Dovrà corrispondere ai familiari la somma di 70mila euro. Il fumo sarebbe stata considerata una concausa e avrebbe determinato una somma minore nel risarcimento.
Essere un fumatore, infatti, non fa venir meno il diritto al risarcimento. “La coesposizione al fumo di tabacco e alle fibre di amianto moltiplica gli effetti cancerogeni e aumenta la possibilità di sviluppare il cancro al polmone”.
Ogni anno sono circa 7mila le vittime causate dall’amianto. L’Inail registra i soli casi di mesotelioma nel rapporto ReNaM arrivato alla VII edizione. Il minerale è ancora presente negli edifici, nelle condutture dell’acqua e nei grandi mezzi di trasporto. Per questo è necessario, anche tramite l’app dell’Ona, segnalare i siti contaminati. Per provvedere poi alle bonifiche.