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giovedì, Novembre 30, 2023

Transizione ecologica necessaria, anche per l’economia

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“L’Europa condanni fermamente l’invio delle armi all’uranio impoverito in Ucraina paventato dal governo inglese”. Lo ha detto il presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, l’avvocato Ezio Bonanni. Il dibattito tutela della transizione ecologica, di ambiente e crescita, tutela dell’ambiente ed emergenze (tra le quali appunto la guerra) è stato di ampio respiro, oggi, durante il convegno organizzato dalla Fondazione E-Novation, con la collaborazione dell’Ona, presso la Pontificia Università Urbaniana.

Governare la complessità, transizione ecologica non venga frenata

Il titolo del convegno “Governare la complessità” già fa comprendere come non è semplice interrogarsi sul come lavorare in un momento così complesso, con sfide così difficili come il cambiamento climatico per esempio, o i nuovi conflitti in corso. E allora è necessario avere una visione, dei valori condivisi, obiettivi generali e inclusivi ai quali tendere con tutta la nostra volontà. Con l’impegno di tutti, perché sottrarsi ora alle responsabilità verso gli altri e verso il pianeta non pagherà, nemmeno in termini economici. Non bisogna mettere da parte questi valori con l’alibi della guerra o di altre emergenze. Per questo il presidente Ona insiste sul condannare l’utilizzo dell’uranio impoverito, come di tutti gli altri cancerogeni, solo perché per esempio abbiamo armi già pronte da utilizzare su altri territori.

Bonanni: “Condanniamo l’uso di armi all’uranio impoverito”

“Conosciamo già i danni alla salute che ha provocato nei soldati italiani e stranieri impiegati nelle missioni di pace o di guerra e sulle popolazioni residenti nei luoghi dove sono state utilizzate – ha continuato Bonanni – con la contaminazione irrimediabile del suolo e delle acque. Si condannerà la popolazione, ma anche tutte le persone che si recheranno in Ucraina per gli aiuti umanitari, o per la ricostruzione del Paese, a danni peggiori di quanti possa farne il conflitto. Preservare la salute umana e l’ambiente è importante anche durante i conflitti. Ci affidiamo all’intermediazione di Papa Francesco che sta lavorando per la pace”.

Durante l’incontro, organizzato dal giornalista Massimo Lucidi, presidente della Fondazione E-Novation, il presidente ONA si è concentrato sulla sicurezza sul lavoro e sulle malattie professionali, prime tra tutte quelle legate all’amianto, che rappresentano una percentuale ancora purtroppo molto alta. Investire sulla sicurezza sul lavoro è quindi fondamentale per poi fare un ulteriore salto di qualità pensando ad un’economia nuova, inclusiva, digitale. Il tema che poi è stato sviscerato in tutta la giornata.

Transizione ecologica, Paglia: Diritto di abitare la terra è divino

Gli interventi sono stati di alto livello. Mons. Vincenzo Paglia presidente della Pontificia Academia pro Vita ha parlato di sostenibilità, ma anche di immigrazione: “Il diritto di abitare la terra è divino. Altro che barriere. Manca questa consapevolezza”.

Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha ricordato l’andamento del cambiamento climatico. E quello a cui andremo incontro se non lo fermiamo. Ha spiegato che il nascondersi dietro a “gli altri fanno peggio” non funzionerà. Chi ha le maggiori risorse, le maggiori opportunità e le tecnologie adeguate deve fare il primo passo, gli altri seguiranno.

Ronchi: “Fare prosperare economia in spazio ecologico sicuro”

“Senza una transizione ecologica – ha dichiarato – un benessere più esteso e inclusivo non è possibile. La sfida è quella di fare prosperare l’economia in uno spazio ecologico sicuro. E sappiamo come fare. Per decarbonizzare l’economia, per esempio. Non fermare la crisi climatica porterà, altrimenti, alla fine dell’economia europea”.

E’ stata poi la volta di Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, che per anni ha guidato Legambiente. “Non investire nella transizione ecologica – ha spiegato senza ideologismi, ma con grande concretezza – non aiuta l’economia”.

Insomma, è necessario guardare avanti e farsi trovare pronti, perché il cambiamento è in atto e il Paese deve investire verso tecnologie sostenibili e garantire maggiori opportunità alle aziende che lavorano per risparmiare risorse, energia e materiali e per una economia circolare.

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