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mercoledì, Ottobre 16, 2024

Amianto nel traforo del Monte Bianco: chiuderà 3 mesi l’anno

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Amianto anche all’interno del traforo del Monte Bianco. È questo uno dei motivi della chiusura del tunnel stradale strategico nel nord d’Italia per il commercio e il turismo. Il traforo necessita anche di una manutenzione straordinaria del manto stradale.

Traforo Monte Bianco, i lavori dureranno 18 anni

Così il collegamento tra Courmayeur, località della Valle d’Aosta, a Chamonix, nel dipartimento francese dell’Alta Savoia, resterà chiuso per alcuni mesi l’anno. Tre mesi, per la precisione, per 18 anni consecutivi.

L’amianto è stato utilizzato in passato in vari settori, tra i quali quello dell’edilizia. Il cemento amianto oltre ad essere davvero resistente era anche fonoassorbente e ignifugo. Una qualità indispensabile all’interno di una galleria per prevenire disastri. Purtroppo, però, le aziende hanno continuato ad usarlo anche ben conoscendo la sua pericolosità.

Gli operai che lo maneggiavano, infatti, erano esposti alla fibre e nei decenni successivi si sono ammalati gravemente. Di asbestosi, ma anche di tumori quali il mesotelioma e il cancro al polmone. Il fenomeno è ben descritto nell’ultima pubblicazione dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022”. Ripercorrendo la storia del minerale e l’uso che se ne è fatto in Italia, l’avvocato Bonanni spiega anche che sono oltre 7mila le vittime l’anno, ancora oggi. Il VII Rapporto ReNaM, infatti, registra soltanto i casi di mesotelioma, ma non sono completi.

Il cemento amianto (eternit), con gli anni si deteriora e più anni passano più le fibre killer si disperdono nell’aria diventando un pericolo non più per gli operai, ma per tutti i cittadini che ne vengono a contatto. Per questo è necessario rimuoverlo con la bonifica realizzata da ditte specializzate.

Chiusura traforo del Monte Bianco, le polemiche

La notizia della chiusura del traforo del Monte Bianco ha colpito gli imprenditori che naturalmente dovranno affrontare costi elevati per sostenere i trasporti. “Ci sono chiusure programmate di tre mesi all’anno per i prossimi 18 anni – ha dichiarato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi – sarà un colpo durissimo per tutto il Nord Ovest. Credo sia necessario a questo punto mettere subito in cantiere la seconda canna del tunnel”. Questa ipotesi, però, non è supportata dalla Francia e il dibattito resta aperto.

Inoltre smaltire l’amianto è necessario per evitare esposizione alle fibre killer. La decisione è molto apprezzata dal presidente Ona che invita tutti i cittadini a segnalare all’apposita App i siti ancora contaminati.

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