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sabato, Febbraio 15, 2025

Tetti in amianto, a Mantova poche domande per la rimozione

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Mantova: rimozione tetti in amianto, pochi rispondono

Il Comune di Mantova ha previsto, con il piano triennale 2020 – 2022 la rimozione di tutti i tetti in amianto. L’obiettivo è quello di bloccare, come da sempre richiesto dall’ONA – Osservatorio nazionale amianto, attraverso il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, la strage silenziosa.

Tetti in amianto, alto rischio per i residenti

Le aziende del settore edile hanno utilizzato per decenni tetti in eternit, nonostante la pericolosità di questo materiale fosse nota già nell’800, come ultimamente sottolineato dall’INAIL.

L’amianto causa infatti, soprattutto quando la struttura comincia a deteriorarsi, infiammazioni e tumori. Quello più riscontrato nei casi di esposizione amianto è il mesotelioma, ma non è certo l’unico. Ci sono poi tutta una serie di patologie asbesto correlate. Malattie che hanno spesso esito infausto.

Soltanto con la messa al bando dell’amianto, con la Legge 257/1992, le società hanno smesso di utilizzarlo. Purtroppo però le bonifiche sono in forte ritardo e il materiale continua a mietere vittime, come dimostrano i dati dei decessi, purtroppo in aumento, che si possono leggere nel VII Rapporto ReNaM dell’INAIL. I numeri aggiornati sono stati invece pubblicati dall’avvocato Ezio Bonanni nel “Il libro bianco per le morti di amianto in Italia – ed. 2022”.

Tetti in amianto, 2 domande nonostante contributi pubblici

I numeri relativi alla presenza di amianto anche a Mantova, come nel resto d’Italia, non sono confortanti. Tre anni fa c’erano ancora 4.271 metri quadrati di asbesto da rimuovere. Nel 2020 l’obiettivo, che è stato effettivamente raggiunto, è stato quello di far sparire 1.500 metri quadrati di eternit. Nel 2021 sono stati rimossi 1.374 metri quadrati di tetti in eternit.

Il Comune, utilizzando il data base Asbestos Free con l’ausilio dei droni aveva individuato 8 coperture da smantellare nel 2021. I proprietari, avvisati, avrebbero dovuto valutare la situazione e decidere sulla rimozione. Soltanto 2 di loro hanno però risposto.

Il progetto Asbestos Free a Mantova

In accordo con ATS Val Padana, il Comune di Mantova, con il progetto Asbestos Free, sta promuovendo dal 2017 la rimozione e bonifica delle situazioni più critiche e sensibilizzando i cittadini sul tema amianto. Qualora il proprietario non dovesse intervenire il Comune emanerà apposita Ordinanza di rimozione.

Per la rimozione ci sono importanti sgravi fiscali sia per le imprese che per i privati cittadini, infatti l’allegato alla finanziaria ha ribadito gli sgravi, sotto forma di detrazione, per le imprese autorizzate che rimuovono amianto. L’INAIL ha ribadito il finanziamento pari al 50% a fondo perduto per tutti quegli edifici che ospitano imprese produttive e artigianali intenzionate a rimuovere amianto dai capannoni/edifici.

Il privato cittadino che rimuove l’amianto dal tetto e lo ristruttura, gode dei relativi sgravi decennali (tale azione si intreccia anche con la ristrutturazione del tetto ed il suo efficientamento energetico).

Il Comune di Mantova collabora con l’ATS Val Padana, non solo ricevendo e gestendo segnalazioni, ma anche attraverso la Polizia Locale, effettuando sopralluoghi presso privati.

Amianto, l’ONA al fianco di cittadini e lavoratori

L’ONA è al fianco di cittadini e lavoratori che hanno o hanno avuto il problema dell’esposizione all’amianto. Da anni garantisce assistenza tecnica, medica e legale. L’avvocato Ezio Bonanni ha seguito decine e decine di procedimenti penali, ottenendo in moltissimi casi giustizia per le famiglie delle vittime di amianto.

L’ultimo è quello che ha portato il Tribunale di Roma a riconoscere un risarcimento di 200mila euro alla moglie e la stessa somma al figlio di un furiere della Marina militare italiana. L’uomo era stato esposto all’amianto nelle navi della Marina per quasi due anni, ogni giorno, non essendo mai stato messo a conoscenza del pericolo.

L’ONA ha realizzato anche una App apposita per le segnalazioni dei siti in cui è ancora contenuto asbesto. L’unico modo per fermare malattie e morti è quello delle bonifiche amianto.

I cittadini possono, così, tenersi informati sui siti ancora contaminati, così da evitare le esposizioni al rischio. Infatti, la vera e propria prevenzione delle malattie asbesto correlate, ed in particolare, dei tumori amianto, è possibile soltanto evitando ogni forma di esposizione alla fibra killer.

Ciò in particolar modo, tenendo conto del fatto che non c’è una soglia al di sotto della quale il rischio si annulla. Tant’è vero che, per il mesotelioma, anche poche fibre possono essere letali.

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