Via alla bonifica amianto dalle macerie del terremoto
L’Osservatorio Nazionale Amianto accoglie con soddisfazione le parole della Regione Lazio che ha annunciato, per le prossime ore, l’avvio delle operazioni di rimozione dell’asbesto dalla macerie delle zone colpite dal terremoto del centro Italia dello scorso 24 agosto.
Un annuncio che arriva dopo diversi appelli lanciati dall’Ona affinché si mettesse in sicurezza la zona del sisma, e si procedesse alla bonifica del materiale contaminato. Proprio a questo tema, l’Ona ha dedicato un partecipato convegno che si è svolto sabato 8 ottobre presso la sala consiliare di Rieti.
L’appello ONA alla Regione Lazio
L’Osservatorio Nazionale Amianto, a questo punto, chiede alla Regione Lazio di sapere attraverso quali criteri è stata selezionata la ditta specializzata che si occuperà dell’operazione. Si è proceduto attraverso un apposito bando oppure per affidamento diretto? Come si chiama la ditta che interverrà?
“Chiediamo di conoscere inoltre la stima, che immaginiamo si stata effettuata, della quantità di asbesto presente tra le macerie e lo stato di conservazione del materiale contenente amianto”, dichiara l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
I dati epidemiologici del Lazio
L’ONA ha censito nel Lazio, con particolare attenzione alla provincia di Latina dei dati agghiaccianti.
Nel complesso sono noti circa 150 casi di mesotelioma con un tren in aumento. In conclusione le città più colpite sarebbero Latina con 30 casi, Gaeta con 25 casi, Aprilia con 20 casi, Sezze con 10 casi e formia con 15 casi.
Come è noto, il mesotelioma è per eccellenza la patologia asbesto correlata, per il semplice fatto che è l’unica neoplasia riconducibile solo ed esclusivamente alla fibra di amianto.
Conosciamo tre tipi di mesotelioma, che si distinguono in base alla localizzazione: mesotelioma pleurico, mesotelioma del pericardio, del peritoneo e della tunica vaginale del testicolo.