I cittadini del quartiere di Prisciano, a Terni, sono ancora alle prese con le polveri che arrivano, spiegano, dall’acciaieria Ast. Una situazione da sempre insostenibile che negli ultimi mesi era un po’ rientrata. Dai primi giorni di maggio, invece, un dito di polvere è tornato a coprire tetti, balconi, auto e ogni cosa nella frazione. E i residenti sono esasperati.
Terni, l’impegno Ona sul caso delle polveri a Prisciano
A raccogliere le loro lamentele, dopo che da anni attendono adeguamenti dell’azienda che possano risolvere una problematica che preoccupa non poco per i danni alla salute e all’ambiente, è stato l’Ona Umbria.
Gianluca Mennuti, responsabile nazionale Confintesa Sicurezza Privata e coordinatore dell’Osservatorio nazionale amianto, insieme al presidente dell’associazione, l’avvocato Ezio Bonanni, promettono battaglia. Per la salvaguardia ambientale e dei cittadini.
Terni, esposto presso gli organi competenti
“Una situazione intollerabile – ha affermato l’avvocato Ezio Bonanni – che a distanza di anni ancora non vede risposte concrete”. Per questo l’Ona, insieme a Gianluca Mennuti, preparerà un esposto presso gli organi competenti per fare chiarezza. Così anche per tutelare i lavoratori che per anni hanno prestato servizio presso il Parco Rottami all’interno dell’Ast e non solo.
“È normale – ha commentato Mennuti – che si parli di tutela ambientale e poi non si intervenga in maniera decisa con chiusure e altro verso gli impianti? L’Ona si mette a disposizione di tutti i lavoratori e cittadini che vogliono intraprendere le vie legali verso il sito Ast. Non è possibile che nonostante incontri in Regione proprio da noi promossi, interventi parlamentari e molto altro, a distanza di anni nulla è cambiato”.
Prisciano, in programma una conferenza con altre associazioni
L’Ona chiede inoltre l’intervento della Procura della Repubblica, del Noe, dei carabinieri forestali e di tutte le associazioni ambientalistiche e politiche come Europa Verde, per dire basta all’inquinamento.
L’associazione organizzerà presto in Umbria una conferenza aperta anche a tutte le altre realtà per contrastare ogni forma di baratto lavoro – salute. “L’inquinamento – ha concluso Mennuti – non deve essere usato per conteggiare i risarcimenti danni, deve essere eliminato”.
Le promesse mai mantenute
La situazione a Prisciano va avanti da tempo. Nel 2019 l’amministrazione comunale promise che entro il 2021 il problema delle polveri (che conterrebbero, secondo i residenti, nichel, carbonato di calcio e altri elementi inquinanti), sarebbe stato risolto.
Invece i residenti sono di nuovo alle prese con la sporcizia, ma soprattutto con problemi di salute, il primo ed evidente la lacrimazione degli occhi, messi a dura prova dalle polveri. E la difficoltà anche ad uscire di casa. Ci sarebbe un progetto per un nuovo impianto al chiuso, ma gli abitanti sono stanchi di promesse e proclami.
Dall’azienda dicono che l’acuirsi del fenomeno nell’ultimo periodo sarebbe “eccezionale”, dovuto a motivi atmosferici. La nuova proprietà di Ast, inoltre, starebbe studiando nuove soluzioni, ancora più innovative. Per vederle realizzate si parla del prossimo settembre.
L’impegno dell’Ona
L’Ona è da sempre, al fianco delle vittime dell’amianto e di altri agenti inquinanti e cancerogeni, e dei loro familiari. Sull’amianto in particolare l’avvocato Bonanni ha studiato il fenomeno che ha interessato e interessa ancora la Penisola e ha raccolto le sue conclusioni nel “Libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022“.
L’Ona ha realizzato anche una App per le segnalazioni dei siti contaminati che aggiorna la mappatura giornalmente. L’Osservatorio fornisce assistenza gratuita per consentire a chi ha contrato patologie asbesto correlate, primo tra tutti il mesotelioma, di far valere i propri diritti.