Dai dati tratti dall’ultimo Registro Mesotelioma Puglia la situazione nella città di Taranto sembra esser notevolmente peggiorata. Si contano infatti solo a Taranto 472 decessi causati da una delle patologie asbesto correlate più spaventose.
In Italia la problematica amianto è presa spesso sotto gamba, in quanto si crede che con un provvedimento legislativo emanato nel 1992 la situazione possa esser stata arginata, ma non si sono fatti i conti con il mesotelioma e l’insorgenza di altre patologie asbesto correlate.
L’amianto risulta infatti tra gli agenti più nocivi in quanto la sua fibra uccide lentamente e soprattutto silenziosamente.
Numerosi sono i casi di persone che hanno lavorato a contatto con amianto e solo dopo dieci o venti anni hanno realizzato di aver contratto una malattia correlata all’esposizione professionale avuta con l’amianto.
È questa una problematica riconosciuta in tutto il Paese tricolore, tuttavia alcune regioni sembrano più esposte di altre, è il caso infatti della regione Puglia.
Dal 1993 al 1995 si sono registrati infatti solo a Taranto 472 casi di decesso per mesotelioma, numeri allarmanti che gettano uno sguardo colmo di rabbia e veleno sull’ILVA Taranto.
L’ILVA di Taranto è infatti una delle società colosso nella produzione e trasformazione dell’acciaio ed è infatti al centro di polemiche innalzate in tutto il Paese, proprio perché è stata accertata in passato una massiccia presenza di amianto e sono molti i lavoratori che tuttoggi pretendono giustizia.
Ma l’ILVA non sembrerebbe l’unica fonte di tanta morte e disperazione, bisogna infatti tener conto anche delle note attività Siderurgiche, Cantieristiche e della Marina Militare con oltre mille casi di malattia professionale denunciate nel periodo 2003-2009.
Casi di patologie palesemente correlate alla presenza di all’amianto, polveri ed altri cancerogeni.
I numeri delle vittime dell’Ilva
Proviamo insieme a dare un’occhiata più da vicino ai numeri concreti di questa strage:
- 360 casi di cancro polmonare e mesotelioma
- 85 tumori della vescica
- 316 broncopatie
- 201 asbestosi
Queste cifre impressionanti sono state confermate anche negli ultimi anni, grazie alla denuncia di 207 malattie professionali da amianto avvenute a Taranto e provincia che rappresentano nel complesso il 60% dei casi regionali per la Puglia .
La presenza quindi di massicce attività siderurgiche e di cantieri navali sta dilaniando la popolazione locale e spaventando le generazioni future che guardando alle loro spalle vedono una città ricca di storia ed elementi paesaggistici che farebbero invidia a tantissime realtà estere, ma che muore lentamente soffocata da nubi di agenti tossici che si eleva tra l’azzurro del mare e un cielo blu sempre più triste.
In Italia però la popolazione sembra essersi svegliata da questo brutto incubo ed in parte cerca di combattere la problematica, ricordiamo infatti una delle più note associazioni attiviste in questo settore: l’Osservatorio Nazionale Amianto che assiste da quasi 20 anni tutte le vittime di amianto.