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martedì, Aprile 22, 2025

Adolescenti, con la pandemia aumentati i casi di tentato suicidio

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Dopo la pandemia l’ospedale Bambino Gesù ha registrato un tentativo di suicidio al giorno tra i giovanissimi. Già i casi erano in aumento negli ultimi 10 anni, ma con il Covid c’è stato uno picco del 75% rispetto al biennio precedente.

Da 369 casi del 2018-2019 sono passati a 649 del 2020-2021. I dati sono stati diffusi il giorno prima della Giornata mondiale della prevenzione del suicidio.

Crescono i casi di tentati suicidio, la denuncia della Sinpia

La denuncia è anche della SinpiaSocietà italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Anche qui i medici mettono in luce i problemi sulla salute mentale di adolescenti e preadolescenti italiani causati dalla pandemia.

“L’autolesionismo e i comportamenti suicidari sono purtroppo numerosi negli adolescenti, e richiedono interventi tempestivi per raccogliere la richiesta di aiuto sottostante – ha detto Elisa Fazzi, presidente della Sinpia – Non c’è dubbio che la pandemia da Covid-19 abbia rappresentato e rappresenti un’emergenza per la salute mentale dei ragazzi, con il rischio di conseguenze anche a lungo termine se non vengono messi in atto gli interventi appropriati.

Un evento molto stressante, come il lungo periodo pandemico, in una fase evolutiva delicata come l’adolescenza può avere un impatto molto rilevante sulla salute mentale. Per fortuna oggi abbiamo a disposizione interventi terapeutici efficaci, purché vengano messe in campo risorse adeguate per realizzarli”.

Seconda causa di morte tra i ragazzi

Il suicidio è un problema talmente grave che rappresenta la seconda causa di morte tra i ragazzi, dopo gli incidenti stradali. L’Unicef registra 1.200 vittime ogni anno nella fascia di età tra 10 e 19 anni, tre al giorno in Europa.

Abbiamo già visto come il long covid aumenti ansia, depressione e stress. Ora gli studi ci dicono che, comunque, l’isolamento sociale e la precarietà, la paura della malattia, ma anche le difficoltà economiche in famiglia causate dalla crisi economica, hanno acuito il malessere di giovani e giovanissimi.

I ragazzi esprimono questo disagio anche con i disturbi del comportamento alimentare, di ansia e psicotici, che sono aumentati notevolmente.

La Società italiana di neuropsichiatria denuncia una mancanza di attenzione in questo senso.  “Nonostante numeri da vera e propria emergenza sanitaria, gran parte dell’opinione pubblica (e della classe politica) continua ad ignorare la realtà”.

La risposta del Sistema sanitario nazionale, secondo la Sinpia è ancora insufficiente sia in termini di presenza sul territorio sia di offerta assistenziale ospedaliera. Per questo sperano che gli interventi socio-sanitari da sempre auspicati vengano, finalmente, realizzati.

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