L’Italia ha recepito il Regolamento dell’Unione europea che impone lo stop al commercio, all’importazione e alla conservazione di animali selvatici ed esotici. La stessa norma fornisce indicazioni per la formazione per operatori e professionisti degli animali, e introduce norme penali sul commercio illegale di specie protette.
Grande soddisfazione viene espressa dall’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa). Secondo l’associazione la normativa tutelerà maggiormente le specie selvatiche e la salute pubblica.
Un freno al commercio di animali selvatici
Le nuove regole mettono un freno al commercio di operatori di pochi scrupoli, legali e non. Persone che purtroppo, dicono dall’Oipa, vivono ancora sulla pelle di “mammiferi, uccelli, pesci e rettili strappati al loro habitat o allevati e costretti a una vita di cattività e spesso di abusi”.
Il Regolamento (UE) 2016/249, gestisce le malattie degli animali allevati a fini zootecnici. Le norme riguardano, però, anche tutti gli animali terrestri, compresi gli animali da compagnia, selvatici ed esotici tenuti in cattività, potenzialmente in grado di diffondere malattie animali e zoonotiche.
Maggiore tutela della salute pubblica
In Italia, quindi, e in tutti i paesi in cui è stato recepito il Regolamento, porterà a una maggiore tutela della salute pubblica. Consentirà anche di difendere il benessere di animali non certo destinati a vivere in casa e che soffrono una cattività spesso portata ai limiti estremi.
L’Italia è il quinto Paese europeo ad aver recepito le nuove disposizioni europee. Prima l’hanno fatto Belgio, Cipro, Lussemburgo e Olanda.
“Si tratta di un testo – ha spiegato il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto – i cui dettagli sono appena stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale, in linea con la recente introduzione in Costituzione della tutela degli animali e della biodiversità. Ringraziamo il ministro alla Salute, Roberto Speranza, e i parlamentari che hanno lavorato a questo fondamentale provvedimento”.
Animali selvatici ed esotici che importati diventano “alieni”
“Tenere in casa serpenti, grandi felini, scorpioni, tartarughe alloctone, ragni velenosi e pipistrelli, acquistati legalmente o illegalmente, negli anni ha inoltre determinato, a causa di liberazioni o fughe, l’introduzione nei nostri territori di specie cosiddette “invasive aliene” che poi si cerca di eradicare. Sappiamo che questo è un provvedimento molto contrastato dagli operatori di un certo comparto economico, ma stavolta hanno vinto il benessere e l’etica”.
Salute ed etica sono due capisaldi dell’Ona – Osservatorio nazionale amianto, che tramite il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, lotta ogni giorno per un ambiente libero dai veleni. Perché la salute passa per la tutela dell’ambiente. La salute poi di esseri umani, animali e piante è strettamente correlata ed è necessario metterla al primo posto, anche davanti al profitto.