Sbloccato il nodo che rischiava di far saltare lo stop delle auto con motori benzina e diesel a partire dal 2035. I veicoli con motore a combustione potranno essere immatricolati anche dopo il 2035, ma soltanto se usano carburanti sintetici, i cosiddetti e-fuel, che sono prodotti in Germania.
E-fuel, accordo raggiunto tra Germania e Ue
L’accordo raggiunto tra Ue e Germania porterà all’approvazione del regolamento. Ai danni dell’Italia, almeno a sentire il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin e Matteo Salvini.
Stop alle auto alimentate con biocarburanti
Non è passata, invece la richiesta del governo italiano di mantenere anche i biocarburanti, che derivano dalla trasformazione di sostanze organiche di origine vegetale o animale. L’Unione europea non li considera a impatto zero sul fronte delle emissioni.
Secondo i produttori di bio-fuel, invece, le auto a biocarburanti e ibride emettono la stessa CO2 delle elettriche se si considera l’intero ciclo di vita. Un dibattito che sembra ormai concluso.
E-fuel già previsto nel regolamento
Intanto l’e-fuel era già citato nel regolamento. Per l’accordo con la Germania basterebbero i chiarimenti in sede di attuazione per validarne l’uso anche dopo il 2035. I bio-fuel, invece, no e questo avrebbe comportato una rimessa in discussione dell’intero progetto, già votato a febbraio dall’Europarlamento. Inoltre con il voto positivo della Germania la regolamentazione verrebbe approvata anche con gli eventuali voti contrari di Italia, Polonia e l’astensione di Bulgaria.
Domani, 28 marzo, è prevista la votazione al Consiglio Energia. Dovrebbe quindi arrivare domani l’ok definitivo al regolamento sulle emissioni di CO2 delle auto e dei furgoni nuovi. Il Parlamento europeo ha già ratificato l’accordo a febbraio. Quindi dopo il via libera definitivo dei ministri Ue il testo dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta ufficiale.
Clausola di revisione: porta aperta a tecnologie a impatto 0
Resta la clausola di revisione secondo cui nel 2026 la Commissione dell’Ue valuterà i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del 100% delle emissioni. Qualora ci fossero nuove tecnologie a impatto zero o il raggiungimento di questo obiettivo di tecnologie ancora non perfette queste potranno essere utilizzate.
Il pacchetto di misure ambientali che riguarda anche l’efficientamento energetico degli edifici e le energie rinnovabili, è stato presentato nel luglio 2021 dalla Commissione europea. L’obiettivo è quello di agire su vari fronti, regolamentari ed industriali, pur di ridurre i gas nocivi del 55% entro il 2030. Un cambio di rotta necessario per tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente che ci circonda. Gli scienziati sono tutti d’accordo: non si può aspettare oltre.