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domenica, Gennaio 26, 2025

Stati generali della sostenibilità: lezione di futuro e speranza

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GIOVEDÌ 21 MARZO, LA IV EDIZIONE DELL’EVENTO “STATI GENERALI DELLA SOSTENIBILITÀ” HA TRACCIATO UN PERCORSO VERSO UN FUTURO SOSTENIBILE E CARICO DI SPERANZA. IDEATORE DELL’INCONTRO MASSIMO LUCIDI, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE E-NOVATION

Stati Generali: la messa in commemorazione delle vittime sul lavoro

L’evento “Stati generali della sostenibilità” è iniziato con un momento di riflessione e commemorazione alla chiesa di Santa Maria in Campitelli. Nella suggestiva cornice, è stata celebrata una toccante messa in memoria delle vittime sul lavoro, sia quelle derivanti dall’esposizione all’amianto sia da sostanze cancerogene.

A promuovere la cerimonia, l’Osservatorio Nazionale sull’Amianto (ONA), presieduto dall’avvocato Ezio Bonanni.

Oltre a rendere omaggio alle persone che hanno perso la vita a causa di queste tragiche circostanze, la funzione ha posto le basi per un dialogo più ampio e profondo sulla necessità di adottare pratiche e politiche volte a garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre per tutti. 

Stati generali: verso un futuro di sostenibilità e benessere olistico

Dopo la messa, si sono “aperte le danze” della sostenibilità nella sontuosa sala Baldini, sempre a Piazza Campitelli.

Tra gli illustri ospiti, l’economista Stefano Zamagni, il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, gli ex ministri dell’ambiente Edo Ronchi (dal 1996 al 2000), Corrado Clini (dal 2011 al 2013) e Alfonso Pecoraro Scano (dal 2006 al 2008), oltre a economisti ed esperti del settore. 

Focus della discussione la sostenibilità, intesa in tutte le sue sfaccettature e declinazioni, ma soprattutto come paradigma di sviluppo umano integrale.

I relatori hanno sottolineato l’importanza di mettere al centro dell’agenda non solo il profitto e il Pil, ma anche l’uomo con le sue necessità più profonde, comprese quelle spirituali. 

Lo sviluppo economico non può infatti prescindere dal benessere olistico dell’individuo e della società nel suo complesso.

In un mondo in cui il progresso spesso è confuso con lo sviluppo, è fondamentale interrogarsi sul vero significato della crescita. Come sottolineava il grande economista E.F. Schumacher, “Se i beni necessari rendono necessaria la vita, i beni superflui la rendono superflua”. Questa è una verità su cui riflettere.

Focus sulla consapevolezza ambientale

Durante gli “Stati generali della sostenibilità”, uno dei temi centrali che ha animato la discussione è stato quello sui cambiamenti climatici. Si è affrontato il fatto che, nonostante i crescenti segnali di allarme provenienti dalla comunità scientifica e le evidenti manifestazioni di questo fenomeno in tutto il mondo, la consapevolezza sulla crisi climatica sembra ancora non essere sufficientemente radicata nella società.

Esiste, cioè, una significativa lacuna nella percezione e nella comprensione dell’urgenza dei cambiamenti climatici e delle loro potenziali conseguenze. 

Tuttavia, non possiamo più permetterci di ignorare questa crisi. I cambiamenti climatici rappresentano una minaccia esistenziale per l’intera umanità e richiedono una risposta immediata e coordinata da parte di tutti i settori della società.

È fondamentale dunque che la consapevolezza sulla crisi climatica venga diffusa in modo capillare, coinvolgendo non solo i decisori politici e gli esperti, ma anche ogni singolo individuo. Ognuno di noi ha infatti il potere e la responsabilità di adottare comportamenti più sostenibili. 

Parole “Sante”: “Laudato Sì” esempio di impegno a tutto tondo nella sostenibilità 

L’ultimo tema è servito a introdurre l’enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco, pubblicata nel giugno 2015, pochi mesi prima della COP 21 di Parigi che si è svolta nel dicembre dello stesso anno. Gli intervenuti hanno sottolineato la preziosità del documento: un contributo significativo della Santa Sede agli sforzi globali per raggiungere un accordo sul clima durante i negoziati internazionali.

L’enciclica è stata messa a confronto con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) adottati a New York nel settembre 2015, evidenziando in tal modo una comune ambizione universale nel trattare le questioni legate al clima e allo sviluppo. Entrambi i documenti condividono infatti l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile e integrale, che riconosca l’interconnessione tra questioni ambientali, sociali ed economiche.

Un altro punto di convergenza fra enciclica e OSS è la necessità di promuovere modelli di produzione e consumo sostenibili: un attacco insomma alla cultura dello scarto e alla crescita economica non controllata. 

Il presidente ONA avv. Ezio Bonanni a difesa delle vittime di amianto

Non è solo Papa Francesco a sottolineare l’importanza della giustizia sociale e della conversione personale per affrontare le sfide ambientali e sociali. Il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, l’avv. Ezio Bonanni, ha invitato a un rinnovamento radicale delle strutture sociali e politiche, affrontato con determinazione la “questione amianto”.

L’avvocato ha messo in evidenza le gravi conseguenze del suo utilizzo in un passato non troppo lontano, o la leggerezza di istituzioni e aziende, che hanno spesso negato l’esistenza di una soglia minima di esposizione all’amianto o di una soglia temporale. Atteggiamento che ha portato a una diffusione incontrollata di materiali contenenti amianto e ha esposto lavoratori e popolazione in generale, a rischi significativi di malattie respiratorie e altri gravi problemi di salute.

Bonanni ha sottolineato altresì l’importanza di promuovere una cultura del rispetto e della dignità umana, evidenziando come il dramma dell’amianto abbia causato e continui a causare sofferenza e morte. 

Tra i casi emblematici, Bonanni ha citato aziende come Eternit e Ilva, che hanno la fama, ormai, di “fabbriche della morte”.

Infine, il presidente ONA ha ribadito l’importanza del diritto alla sicurezza sul lavoro e della prevenzione, sottolineando che nessuno dovrebbe essere costretto a mettere a rischio la propria vita per svolgere il proprio lavoro.

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