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domenica, Marzo 16, 2025

Sos discariche: tra i rifiuti pericolosi anche l’amianto

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Cresce il problema delle discariche: una situazione che merita il giusto rilievo. In particolare, cattura l’attenzione la situazione di Empoli, da parecchio tempo nel mirino della cronaca nostrana. La maxi operazione ormai prosegue incessantemente da oltre sette anni, ma ancora non si giunge a una risoluzione del problema. Tra i cumuli di rifiuti pericolosi è stato trovato anche amianto.

Rifiuti amianto
Rifiuti amianto, Credits: Pixabay

Si tratta della più grande azione di rimozione dei rifiuti abbandonati. Sono quasi 180 tonnellate di inciviltà che hanno fatto affondare nel degrado la zona verde tra via Viaccia, via di Mezzo e via Piovola. Un serio rischio, oltre che per l’ambiente, anche per la salute pubblica.

Un disastro che poteva essere evitato

La lista dei rifiuti della discarica a cielo aperto ad Empoli è ampia e variegata. Dalle vernici alle bombolette spray, ma anche materiali pericolosi che se aerodispersi rappresentano un potenziale pericolo per l’ambiente e la salute pubblica. Ma soprattutto un disastro che poteva essere largamente evitato. Il 90% di quel che è stato abbandonato era conferibile. Quindi, se correttamente smaltiti si sarebbe potuto evitare ulteriore inquinamento ambientale, oltre che agli onerosi costi sostenuti dal Comune, e di conseguenza anche dei contribuenti. Si parla, infatti, di un danno quantificabile in circa 480 euro a tonnellata per la rimozione. L’investimento totale messo in campo dal Comune è stato di circa 130mila euro. Eppure, si arriveranno a sfiorare cifre molto più alte, fino ai 200mila euro, con le opere che restano ancora da ultimare.

Oltre agli alti costi che si sono resi indispendabili per l’investimento da parte del Comune, si parla principalmente di un danno ambientale. La moltitudine e la varietà dei rifiuti adagiati a cielo aperto ha causato la dispersione nell’aria di sostanze nocive non solo per l’ecosistema, ma anche per la salute pubblica.

I rifiuti rinvenuti nella discarica a cielo aperto

Nemmeno le iniziali operazioni di messa in sicurezza sono state indispensabili a fermare gli abbandoni di rifiuti. Mentre le ditte autorizzate procedevano con la pulizia delle campagne interessate, continuavano gli abbandoni negli stessi ambienti. Le riprese dall’alto dell’intera zona preannunciavano già un disastro, che con tutta certezza poteva essere evitato.

Non solo vernici, bombolette spray, amianto e rifiuti tossici, ma anche automobili, furgoni, camper, roulotte e addirittura un camion. Circa la metà dei veicoli sono stati rimossi, ma è da tener conto anche che l’iter non è dei più semplici. Gli interventi sono stati realizzati grazie alla cooperazione tra gli uffici Ambiente e quelli dei lavori pubblici del Comune, insieme alla polizia municipale, le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie.

Rifiuti amianto
Rifiuti amianto, Credits: Pixabay

La pericolosità dei rifiuti di amianto

Tra i rifiuti presenti nei cumuli visibili tra le campagne sono stati rinvenuti anche frammenti di costruzioni in amianto. L’asbesto se non correttamente conservato diventa, infatti, nocivo per la salute e per l’ambiente. Questo materiale nel tempo aumenta la sua caratteristica di friabilità, provocando la formazione di polveri e fibre di amianto, che aerodisperse rappresentano un potenziale pericolo per l’ecosistema.

Se inalate, infatti, le polveri e fibre di asbesto causano patologie gravi e nella maggior parte dei casi addirittura letali. Si tratta del caso del mesotelioma, un tumore maligno che colpisce le cellule mesoteliali, quindi del mesotelio, il tessuto che riveste i polmoni. A causa dei lunghi periodi di latenza di questa malattia, in cui non viene manifestata alcuna sintomatologia, nella maggior parte dei casi al momento della diagnosi le aspettative di cura e di sopravvivenza sono già al minimo. È quindi fondamentale, prima di tutto per la salute pubblica, ma allo stesso tempo per la tutela dell’ambiente, il corretto smaltimento di questo materiale tossico e la conseguente bonifica. Nella lotta contro l’amianto è impegnato da anni l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, nella tutela delle vittime di questo killer silenzioso.

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