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martedì, Settembre 10, 2024

Soglie amianto in Ue, passa la riduzione

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In Europa le soglie amianto si sono ulteriormente ridotte: il valore limite passa da 0,1 a 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo (cm³). Tale soglia entrerà subito in vigore: non ci sarà alcun periodo di transizione.

Lo ha stabilito il Parlamento europeo il 3 ottobre, con l’approvazione delle nuove norme a tutela dei lavoratori dai rischi per la salute dovuti all’esposizione ad amianto. “Le nuove norme – spiega il Parlamento Ue – prevedono anche nuovi requisiti per una maggiore protezione dei lavoratori. Dovranno indossare dispositivi di protezione individuale e respiratori, gli indumenti dovranno essere puliti in modo sicuro, ci sarà una procedura di decontaminazione e requisiti di formazione di alta qualità per i lavoratori“.

L’intenzione dell’Europa è ridurre le vittime e condurre i Paesi membri ad un risparmio di circa 300 milioni di euro in spese sanitarie.

Soglie amianto in Ue, non basta la riduzione

DragoÅŸ Pîslaru (Renew, RO), presidente della commissione occupazione e affari sociali Ue, ha dichiarato: “Abbiamo fatto un passo avanti verso un futuro senza amianto. L’adozione di oggi fa parte della grande eredità di Veronique Trillet-Lenoir, che si è battuta senza sosta per la salute dei cittadini europei. Queste nuove norme sull’amianto riducono drasticamente il livello di esposizione dei lavoratori all’amianto, proteggendoli da questo pericoloso agente cancerogeno. Tuttavia, poiché non esiste un livello sicuro di esposizione all’amianto, le nuove norme proteggono anche i lavoratori fornendo loro indumenti protettivi e attrezzature respiratorie, proteggendo coloro che sono in prima linea nell’ondata di rinnovamento degli edifici“.

L’Europa è consapevole del fatto che non esiste una soglia di esposizione sicura per l’amianto. La direzione giusta da prendere sarebbe dunque quella di una soglia zero, ossia l’eliminazione stessa dell’esposizione.

L’amianto in UE uccide 70mila persone ogni anno

Secondo una valutazione d’impatto del gennaio 2023, l’Ue stima che il 40% dei morti sul lavoro in Europa sia per mesotelioma, il tumore causato dall’amianto.

Inoltre l’Europa stima che il 78% dei tumori professionali riconosciuti negli Stati membri dell’UE sia legato all’esposizione ad amianto. “Sebbene tutte le forme di amianto siano state vietate nell’UE dal 2005, le fibre di amianto sono ancora presenti in milioni di edifici e infrastrutture e uccidono più di 70.000 persone all’anno in Europa” – spiega una nota.

L’ONA contro l’amianto, consulenza gratuita

L’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto (ONA) ripete da tempo che non esistono soglie amianto di sicurezza. Per evitare il rischio e quindi le patologie asbesto correlate, sono necessarie le bonifiche e una vasta opera di prevenzione. Inoltre, tra esse non c’è solo il mesotelioma, ma anche il tumore del polmone e altri, una lista lunga purtroppo.

L’Ona ha realizzato un’utile App per chi voglia segnalare siti contenenti amianto e visualizzare la mappa aggiornata con le segnalazioni altrui. Se sei una vittima di amianto o pensi di esserlo, chiama l’800.034.294 per una consulenza gratuita.

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