L’Osservatorio Nazionale Amianto sta realizzando la mappatura dei siti monitorati che contengono amianto nell’intero territorio nazionale. La mappatura è uno strumento di informazione per cittadini e istituzioni, ai fini della prevenzione primaria. Infatti in questo modo è possibile evitare l’esposizione e i conseguenti danni alla salute.
Tutti i cittadini sono chiamati a contribuire attraverso il loro impegno diretto nell’associazione e con la segnalazione amianto. Inoltre l’ONA, insieme al suo presidente, l’Avvocato Ezio Bonanni, tutelano le vittime di amianto anche grazie al servizio consulenza gratuita legale e medica.
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Siti monitorati e l’importanza della mappatura
La mappatura amianto è lo strumento migliore per prevenire l’esposizione dei cittadini e favorire la bonifica delle aree contaminate. Così l’ONA favorisce la segnalazione attraverso la pagina specifica “Segnalazioni Amianto” o tramite l’App Amianto da parte di tutti i cittadini.
In questo modo la Guardia Nazionale Amianto può monitorare sul territorio. L’ONA ha già ricevuto circa 2.000 segnalazioni di siti contaminati, tra cui scuole e altri edifici pubblici. Grazie all’azione anche della Guardia Nazionale Amianto, centinaia di siti segnalati sospetti sono stati già oggetto di bonifica.
Infine, attraverso una mappa interattiva è possibile trovare, regione per regione, l’elenco delle segnalazioni effettuate di rischio amianto in Italia.
Siti monitorati oggetto di atti di indirizzo ministeriali
I siti contaminati da amianto sono identificati dal Ministero del Lavoro attraverso gli atti di indirizzo. Infatti questi atti sono stati indirizzati all’INAIL per il rilascio delle certificazioni di esposizione. Successivamente hanno avuto una loro consacrazione normativa, con l’art. 18, co. 8, L. 179/2002, cui ha fatto seguito l’art. 1, co. 20, 21 e 22 L. 247/2007.
Se c’è un lavoratore di questi siti con una malattia asbesto correlata, è evidente che la prova della presenza dell’agente dannoso è già presso l’INAIL. Nell’eventualità che l’ente negasse il riconoscimento della malattia professionale, il lavoratore può agire facendo valere la prova documentale della presenza di amianto con l’atto di indirizzo.
Consulenza gratuita ONA legale e medica
Oltre a segnalare la presenza di asbesto, una vittima di amianto ha diritto all’assistenza medica e all’assistenza legale, entrambe messe a disposizione dall’ONA.
Perciò, per richieste di consulenze gratuite e per segnalare siti contaminati, l’associazione può essere contattata telefonicamente chiamando il numero verde o compilando il form. Inoltre, per consulenze tecniche, mediche e legali, è sufficiente inoltrare una richiesta all’email osservatorioamianto@gmail.com