Al via da oggi il XXI congresso della Siet, Società Italiana di Endoscopia Toracica. L’assemblea medica si terrà fino a sabato 1 ottobre presso la Scuola Superiore di Polizia. Il primo dato che emerge è che ogni 83 secondi, in Europa, si verifica un decesso a causa del tumore al polmone.
“In Italia il tumore del polmone è molto diffuso – ha spiegato il professor Giuseppe Cardillo, direttore dell’Uoc di Chirurgia Toracica dell’ospedale San Camillo di Roma, Presidente del XXI Congresso Siet e Presidente della stessa Siet. Nel nostro Paese, “ogni anno vengono diagnosticati ben 41mila casi di tumore del polmone con 35mila decessi; il tumore del polmone rappresenta il 10% di tutti i tumori in termini di incidenza; in termini di mortalità la % raddoppia e raggiunge il 20%: una persona su cinque che muore per tumore è affetta da una neoplasia polmonare. Nel mondo le vittime salgono a 2 milioni di persone“.
Il tumore al polmone colpisce in modo diverso uomini e donne. Queste ultime subiscono di più il danno da fumo e, secondo i dati diffusi dalla Siet, sono colpite dal tumore il 5% in più. Nell’uomo invece la mortalità negli ultimi anni si è ridotta del 15%. Tuttavia le donne hanno una speranza di vita migliore rispetto all’uomo: 22% rispetto al 16%.
Congresso Siet, l’importanza dello screening
I soggetti più a rischio sono i fumatori e gli ex fumatori. Fondamentale il ruolo dello screening: i pazienti operati durante le prime fasi della malattia hanno maggiori possibilità di sopravvivenza ed una migliore aspettativa di vita.
Durante il congresso in corso di svolgimento a Roma, si parlerà anche dell’importanza dello screening e della diagnosi precoce. A spiegarlo, con tanto di numeri, è ancora il prof. Cardillo. “Importantissimo – ha affermato – è effettuare delle diagnosi precoci e fondamentale è il ruolo dello screening e delle tecniche chirurgiche mininvasive grazie ai robot. Va sottolineato che se il paziente è operato in stadio precoce ha una speranza di vita eccellente fino ad arrivare ad un 85-90% a cinque anni. Se il paziente invece è operato tardivamente la speranza di vita di quella persona scende al 35-40%. La media, i termini di aspettative di vita nel caso di un soggetto non operato si abbassa ancora al 18%“.
L’indagine del polmone si esegue con una tac spirale del torace a basso dosaggio. In meno di un minuto e senza l’uso di mezzi di contrasto, è possibile identificare un tumore allo stadio iniziale; e con una minima esposizione alle radiazioni ionizzanti. La cura in quel caso può essere la chirurgia mininvasiva. Grazie all’uso dei robot in sala operatoria, il chirurgo è in grado di operare attraverso due piccoli buchi; con grande precisione e con la possibilità di un recupero più veloce per il paziente.