Nuova opportunità per i residenti in Sicilia per la rimozione dell’amianto. La Regione ha prorogato, infatti, i termini per la presentazione delle domande per lo smaltimento dei materiali contenenti il minerale altamente pericoloso per la salute, nelle abitazioni private, che sia presente in piccole quantità.
L’amministrazione regionale aveva già stanziato i fondi e ora sarà ancora possibile presentare richiesta per le somme che andranno a coprire l’80% del costo delle operazioni. Una percentuale molto alta se si pensa che a Rimini il contributo offerto copre il 50% della spesa.
Smaltimento amianto, opportunità dalla Regione
Anche se il privato dovrà aggiungere la somma restante è comunque importante aderire, abbattendo i costi sarà, infatti, possibile eliminare l’asbesto che è sempre più pericoloso ogni anno che passa. Se si pensa al cemento amianto, l’eternit per intenderci, con il tempo questo perde il potere aggrappante e le fibre si disperdono sempre più facilmente nell’aria.
Chi abita nell’abitazione contaminata, ma anche i vicini, vengono così esposti alla fibra killer, che causa mesotelioma (tumore della pleura), ma anche altri tipi di cancro (a polmone, laringe, faringe, colon, ovaie), oltre all’asbestosi e ad altre patologie asbesto correlate.
Bonanni: “Non esiste una soglia minima”
“Liberare il territorio italiano dall’amianto utilizzato senza remore fino al 1992 e solo in piccola parte bonificato, significa – non si stanca di ripetere l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto – eliminare una parte dei cancerogeni con cui troppo spesso entriamo in contatto. E non esiste una soglia minima sotto la quale possiamo stare tranquilli”.
La Regione ha stanziato i fondi per rimuovere coperture in eternit; manufatti in cemento-amianto posto all’interno degli edifici quali canne fumarie, tubazioni, serbatoi, vasche; pavimenti in vinyl-amianto; manufatti in amianto friabile e materiali presenti o depositati in aree private.
Rimozione, come presentare la domanda
Per presentare la domanda i cittadini devono allegare copia del documento di riconoscimento in corso di validità del beneficiario. Una eventuale delega con documento di riconoscimento. La dichiarazione di assenso all’esecuzione dell’intervento da parte del proprietario.
E ancora un’autodichiarazione dei beneficiari di aver effettuato la comunicazione. Quattro foto a colori per ogni manufatto oggetto di intervento. L’indirizzo dell’immobile. Il preventivo di spesa redatto da ditta specializzata e la dichiarazione dei beneficiari di non aver ottenuto altra agevolazione pubblica.
L’avviso completo si può consultare sul sito della Regione Sicilia.
Si possono segnalare i siti contaminati in tutto il territorio italiano tramite l’App dell’Ona realizzata per completare la mappatura.