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sabato, Marzo 22, 2025

Sgl Carbon, giudice riconosce prepensionamento per amianto

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Il Tribunale di Ascoli Piceno ha concesso a 2 lavoratori della Sgl Carbon di Ascoli Piceno il prepensionamento per esposizione all’amianto. Due sentenze gemelle con le quali il giudice ha accolto il ricorso presentato attraverso l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto. La sezione Lavoro ha condannato l’Inps a considerare tutto il periodo lavorativo degli operai e non solo una piccola parte, come aveva erroneamente fatto.

Placche pleuriche, pensione anticipata per 2 operai

La storia è quella di M.A. e di G.M.C., queste le iniziali dei due operai, ma potrebbe essere quella di tanti altri che hanno lavorato per anni a contatto con l’asbesto e che si sono poi ammalati. Ad entrambi i medici hanno diagnosticato placche pleuriche, una patologia asbesto correlata riconosciuta dall’INAIL. Si tratta di infiammazioni della pleura, una membrana sottile che riveste i polmoni. Queste lesioni di natura cicatriziale sono spesso sottovalutate, invece vanno tenute sotto controllo, perché in diversi casi possono evolvere in una neoplasia.

Errore nel conteggio ai fini pensionistici

L’Inail aveva riconosciuto a tutti e 2 gli operai l’esposizione all’asbesto per 8 ore al giorno, però per un periodo molto più breve di esposizione all’amianto rispetto a quello reale, creando loro un grave danno. La legge, infatti, riconosce una specifica agevolazione che prevede, per il conteggio ai fini pensionistici, di moltiplicare per 1,5 il numero di settimane lavorate nelle condizioni che hanno poi causato la malattia. Riconoscendo un tempo minore di esposizione all’amianto, i due operai non raggiungevano il numero di settimane previste per la pensione.

Sgl Carbon, dimostrata esposizione amianto fino al 2004

In realtà entrambi avevano continuato a lavorare per la Sgl Carbon di Ascoli Piceno per anni (uno dei 2 addirittura altri 14 anni), con le stesse mansioni. Nello stesso ambiente di lavoro e senza che il sito fosse stato oggetto di bonifica. L’avvocato Bonanni lo ha dimostrato e il giudice ha ritenuto per uno dei due ricorrenti (ma lo stesso vale per l’altro), che “non essendo cambiato alcunché nell’ambiente lavorativo” rispetto al periodo già riconosciuto dall’Inail, “è del tutto logico ritenere che questi sia stato esposto all’amianto fino al 2004 e non solo fino al 1990”. L’Inps dovrà pagare anche le spese di giudizio.

Verso il prepensionamento anche per operai Sgl Carbon Narni

“Le sentenze sono molto importanti – ha commentato l’avvocato Bonanni – perché affermano il diritto al prepensionamento in caso di malattia amianto. Che troppo spesso Inps e Inail continuano ad ostacolare. Dopo oltre 10 anni di battaglie che hanno coinvolto l’Ona anche negli organi istituzionali, come per esempio nella Regione Umbria dove sono stato convocato, per il caso della Sgl Carbon spa di Narni, queste sentenze aprono le porte anche al prepensionamento dei lavoratori di questo sito. Infatti, per quegli operai l’Inail ha riconosciuto l’esposizione soltanto fino al 1992. Mentre, invece, il Tribunale di Ascoli Piceno fino al 2004”.

Già nel 2016 l’avvocato Bonanni, infatti, insieme al Dott. Niccolò Francesconi, esperto in criminologia clinica dell’Ona, durante una riunione in Regione, ha denunciato la presenza di amianto all’interno di alcuni stabilimenti. Come appunto quello della Sgl Carbon spa di Narni (in provincia di Terni, in Umbria).

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