Nella settimana del 12 settembre si torna a scuola in tutta Italia. Dopo due anni di passione i ragazzi potranno entrare e relazionarsi senza l’obbligo delle mascherine. Così riporta Il Corriere della sera che spiega come le misure di prevenzione anti-Covid scadono il 31 agosto e sembra chiaro che il Governo non voglia prorogarle.
A scuola senza mascherina, una rivoluzione
Una rivoluzione che aiuterà alunni e professori a concentrarsi finalmente soltanto sulla didattica e le relazioni interpersonali, senza pensare a distanziamento e dpi. Se, infatti, i dispositivi di protezione e le misure restrittive da un lato hanno avuto l’importante funzione di arginare i contagi è anche innegabile che siano stati un peso per alunni e docenti.
Difficile mostrare il sorriso, farsi sentire durante le interrogazioni, esprimersi con il linguaggio più antico. Per non parlare del caldo che hanno causato nei giorni in cui le temperature cominciavano a salire in vista dell’estate.
Dispositivi di protezione a scuola solo per i fragili
Insomma, utilissime e provvidenziali, riusciremo a dimenticarle in fretta, almeno nella normalità. Resteranno per fragili, che rischiano di sviluppare forme severe di Covid e per chi ha il raffreddore.
Per il resto, sempre secondo quanto riporta il Corriere della Sera, non saranno più necessari distanziamento dei banchi, percorsi alternativi, o limiti per l’attività sportiva. Gli ingressi scaglionati diventeranno un ricordo.
I professori no vax torneranno in classe
Anche i professori no vax potranno tornare ad insegnare. È fortemente raccomandato arieggiare spesso le aule e i locali. Resta invece la figura del referente Covid che si occuperà dei positivi.
Gli alunni positivi o con i sintomi del Covid non potranno andare in classe e torneranno soltanto dopo essersi negativizzati. Anche la didattica a distanza non sarà più obbligatoria.
Anche per gli asili nido e le scuole dell’infanzia decadono tutte le misure restrittive.
I fragili dovranno continuare a prestare maggiore attenzione, come ha sempre consigliato l’Ona – Osservatorio nazionale amianto e il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni. Chi è affetto da malattie asbesto correlate, come da altre patologie, incorre in maggiori rischi se contrae il Covid 19.