Solo nell’estate 2017, l’ultima ala della scuola fiorentina Leonardo da Vinci, con presenza di amianto, è stata abbattuta.
La posizione delle autorità in merito alla questione
Le autorità hanno l’incrollabile fede che l’amianto presente nell’istituto Leonardo da Vinci non abbia determinato alcun decesso e alcun danno alla salute per coloro che hanno frequentato l’edificio.
Dopo aver riscontraro la presenza di amianto nell’edificio c’è stato un primo ordine di abbattimento in data 27.11.1997. Ma che in realtà è sopravvissuta con il suo terribile carico di amianto fino ai tempi più recenti.
Eppure l’amianto è un cancerogeno. Un killer potentissimo, silenzioso e brutale che quando colpisce non lascia scampo. Difatti gli studenti della scuola di Firenze che hanno frequentato l’istituto avrebbero avuto tutto il diritto a non inalare la fibra killer.
Mercoledì 29 novembre 2017 si terrà presso il Tribunale penale di Firenze, ufficio del GIP, l’udienza in Camera di Consiglio. La procura ha infatti chiesto per la seconda volta l’archiviazione.
Archiviazioni su archiviazioni, cosa sta accadendo?
Già una prima richiesta era stata rigettata dal GIP, poiché le indagini erano risultate insufficienti, ed erano necessari ulteriori approfondimenti.
Una seconda volta il PM ha chiesto l’archiviazione. Anche questa volta l’ONA si è opposta chiedendo che venga fatta piena luce su questa vicenda che, se portasse alla conferma di casi di decesso causati dall’amianto presente nella scuola delineerebbe responsabilità, penali e civili.
L’ONA contesta l’operato delle autorità. Considerando che la deliberazione ASL per la rimozione dell’amianto risale al 27.11.1997.
Mentre le autorità, tra cui nomi eccellenti come l’ex premier Matteo Renzi, prima presidente della provincia e poi Sindaco della città di Firenze, hanno ritenuto possibile soprassedere alla bonifica immediata dell’amianto, procedendo a rilento.
Amianto nelle scuole: aggiornamento ONA News 2021
La bonifica dell’amianto nelle scuole italiane è un tema su cui l’ONA non ha mai mollato la presa. Infatti, l’associazione ha dedicato un’intera puntata della trasmissione ONA News proprio su questa problematica.