Il colonnello Carlo Calcagni, contaminato dai metalli pesanti nei teatri di guerra, più determinato che mai, parteciperà questa sera, a Sassuolo, all’evento organizzato dall’Osservatorio nazionale amianto e in particolare dalla sezione Ona Carpi.
Sassuolo, Calcagni eroe per i diritti di tutti i militari
Come titolo del convegno gli organizzatori hanno scelto “Pedalando su un filo d’acciaio”, perché d’acciaio è sicuramente il carattere del colonnello che lotta da anni contro innumerevoli malattie contratte durante il servizio. Perché è su un filo che corre con la sua bicicletta speciale che porta, anche a spalla, ovunque vada. Un filo sottile, quello della vita, nonostante tutto, che lui ama alla follia. Lotta, però, anche conto uno Stato che lo ha abbandonato e che gli ha tolto anche la divisa.
L’incontro si terrà alle 20.30, presso la sala civica Gian Paolo Biasin, a Sassuolo, ed è dedicato proprio a Calcagni, un eroe nella lotta a far valere i diritti di tutti i militari che si sono ammalati durante il compimento dei propri doveri.
L’evento a Sassuolo introdotto da Mirco Zanoli
La manifestazione sarà introdotta da Mirco Zanoli, coordinatore dell’Ona Carpi. Tra i relatori ci sarà anche Sharon Ruggeri, assessore ai Giovani, sport, politiche sociali e pari opportunità del Comune di Sassuolo.
Bonanni: “Fondamentali prevenzioni e tutela della salute”
“E’ di fondamentale importanza – insiste il presidente Ona, l’avvocato Ezio Bonanni – che ci sia una prevenzione e la tutela della salute e dell’incolumità dei nostri militari. Non parliamo soltanto del rischio amianto, ma soprattutto all’uso dei proiettili all’uranio impoverito. Che hanno la particolarità di contaminare anche per decenni i luoghi in cui esplodono perché sono capaci di disintegrare con alte temperature perfino i metalli e l’amianto. Con le fibre e le nanoparticelle che sono altamente lesive per la salute umana”.
L’Ona da sempre è al fianco di tutti gli uomini e le donne in divisa, ed in particolare delle vittime del dovere. È necessaria una maggiore attenzione rispetto ai rischi che non sono propri di una guerra o di un combattimento. Come l’amianto e altri cancerogeni, come anche le attività che non possono essere svolte senza protezioni in luoghi bombardati dall’uranio impoverito o comunque con rischio radioattivo.