Stanno per iniziare i lavori di bonifica dell’amianto presso l’ex scuola di via Mazzini a Sennori, un paesino in provincia di Sassari, nella bellissima regione della Sardegna. L’edificio stesso, dopo il sopralluogo che ha fatto emergere la presenza di amianto in alcuni elementi della struttura, è stato chiuso nel 2017. Gli studenti sono stati spostati in altri plessi scolastici, ma l’amianto è rimasto lì. Il primo cittadino, il sindaco Nicola Sassu, ha predisposto la chiusura di questo sito a rischio. Dopodichè ha informato la popolazione ora è giunto il momento di procedere con la bonifica e che si tratta di un intervento molto delicato. Lunedì 18 settembre si terrà il Consiglio Comunale, aperto al pubblico. Qui saranno resi noti i lavori da svolgere e verranno fornite informazioni costanti a tutti i cittadini interessati.
Nel 2017 viene chiusa la Scuola di Via Mazzini a Sennori, in Sardegna
La scuola di Via Mazzini è stata un punto di ritrovo per molti studenti sardi, considerando che è stata costruita nel 1974. Ma, è il 2017, quando il sindaco dichiara la scuola inagibile per la presenza di elementi nella struttura contenenti amianto. Per garantire l’incolumità degli studenti, si è scelto di spostarli in altri plessi scolastici del paese.
Un finanziamento regionale da 3 milioni e 500mila euro per la bonifica
L’amianto è un materiale nocivo e mortale, per questo è necessario procedere tempestivamente alla bonifica del sito, una volta confermata la presenza di questa fibra killer. Le fibre di amianto, sono invisibili e inodori, dunque una volta inalate o ingerite, possono provocare l’insorgere di patologie asbesto correlate, come il tumore del polmone e il mesotelioma pleurico. Nel caso dell’ex scuola sarda, il Comune si è aggiudicato un finanziamento regionale da 3 milioni e 500mila euro per bonificare definitivamente l’area.
Il Sindaco Nicola Sassu garantisce massima trasparenza ai cittadini
Il primo cittadino, come riportato sulla testata Unione Sarda, ha dichiarato che «Si tratta di un intervento di bonifica molto delicato, per questo abbiamo deciso di garantire la massima trasparenza informando costantemente i cittadini sullo svolgimento dei lavori. Si parte con un Consiglio comunale aperto al quale invito davvero tutta la popolazione e gli enti coinvolti, e durante il quale forniremo tutte le indicazioni su come sarà allestito e funzionerà il cantiere, sulle operazioni di bonifica e di smaltimento. Una volta iniziati i lavori continueremo a informare la popolazione sullo stato delle opere. Abbiamo anche installato nel giardino del Comune in via Roma un led wall, un grande schermo a led, attraverso il quale terremo aggiornati i cittadini con tutte le informazioni riguardanti le analisi effettuate nell’aria, i parametri di sicurezza, e gli stati di avanzamento del cantiere durante le operazioni di rimozione amianto».
Cosa accadrà al sito dopo la bonifica?
L’amministrazione comunale ha già le idee chiare. La zona, una volta bonificata e messa in sicurezza, sarà oggetto di un progetto di riqualificazione. Il progetto prevede la realizzazione di un parco che si collegherà con le zone verdi circostanti.
L’ONA in Sardegna
Secondo quanto riportato dall’Ona, in Italia sono 2.292 le scuole che non sono ancora state bonificate dall’amianto, con oltre 356.900 studenti a rischio esposizione, senza contare il personale docente e non docente. L’amianto è stato censito in modo particolare nel Nord Italia (6,9%), e nelle isole, in particolare la Sardegna. L’Osservatorio Nazionale Amianto Regione Sardegna assiste lavoratori e cittadini Regione Sardegna esposti amianto, con il servizio di assistenza tecnica, medica e di tutela legale.